Sono contrario. Non perché è il progetto di Bertoli, non perché è il progetto del DECS socialista. Questo sarebbe un motivo fazioso. Sono contrario al progetto perché è un progetto errato. C’è chi dice: “ma si farà solo una sperimentazione!, che male c’è a sperimentare?”. Ingenui. In un modo o nell’altro il risultato sarà dichiarato “positivo”. E la Scuola che verrà si instaurerà e condizionerà il Cantone per 30 o 40 anni. Quindi i referendisti si sono dovuti muovere all’istante. L’hanno fatto e l’hanno fatto bene.
Per concludere: secondo me il referendum può vincere. In parlamento non c’erano chance. A Bellinzona (come accade a Berna) la coalizione “politicamente corretta” ha facilmente sconfitto i “populisti”. Al di là del termine usato con fini denigratori, a me piace pensarli come “coloro che confidano nella saggezza del popolo”. Il popolo è tutto ciò che ci rimane. Ma vale molto.
* * *
La campagna entra in una convulsa fase finale e il livello dello scontro è alto. Poiché alta è la posta in gioco:
— la struttura della nostra scuola dell’obbligo, per 30 o 40 anni
— un pacco di milioni di aggravio (il costo della riforma Bertoli)
— la posizione stessa del consigliere di Stato (che deve affrontare anche una certa opposizione interna, ed “esterna” da sinistra) e il suo destino politico.
Lo schema del confronto è il solito, collaudatissimo, sempre lo stesso: l’establishment politicamente corretto contro i (cosiddetti) populisti, truppe sparse escluse dalle stanze “nobili” del potere, alla perenne ricerca di qualche “kamikaze” che le raccolga attorno a sé.
Si fa presto a scrivere kamikaze. Bisogna anche avere la vocazione!
487 anni fa moriva decapitata Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII "Anna Bolena" di…
2018 Al grande successo della mostra Street Art... non poteva che seguire Street Art 2. Il…
Si è conclusa l’Expo di Astana - una manifestazione che ha reso per tre mesi…
Intervista a Suor Cristina, che debutterà quest'estate dal 10 agosto sul Lago di Lugano, nel…
L’allora direttore del DFE Dick Marty negli anni Novanta definì la Cassapensioni dello Stato (IPCT)…
Si chiama Pi greco Mensae C, ha un raggio che è il doppio di quello…
This website uses cookies.
View Comments
"Lo schema del confronto è il solito, collaudatissimo, sempre lo stesso: l’establishment politicamente corretto contro i (cosiddetti) populisti, truppe sparse escluse dalle stanze “nobili” del potere, alla perenne ricerca di qualche “kamikaze” che le raccolga attorno a sé."
Oh poverini! Davide contro Golia? Robin Hood contro il perfido principe Giovanni?
Non ce lo vedo bene Sergio Morisoli nei ruoli di Davide o di Robin Hood.
E poi suvvia... "kamikaze"? Ad oggi, in Ticino, è da kamikaze professarsi di sinistra, non certo di destra.
Quanti ball...
Tu non conosci il potere. Non l'hai mai visto e non sai come funziona.
Hai visto che fine ha fatto il Sergio? Ce li hai gli occhi?
Questo è vero. Sicuramente non conosco il potere e i sui meandri più nascosti.
Il Sergio non so, politicamente è finito dove è finito solo per il giudizio degli elettori. Almeno per quello che so io, ma lei ne sa sicuramente di più.
Scusate, ma quale scuola, quale progetto "socialista"! È la fabbrica che verrà, con le note di biasimo al posto dei licenziamenti, tanto buonismo e i soliti furbi che ci si crogioleranno. Sfavorevole!
Ancora poche ore, poi sapremo!