Assicurazione malattia: ceto medio ticinese sempre più sotto pressione.
Al di là del fatto che si attendono ancora misure incisive da parte del Dipartimento federale degli Interni, i costi della spesa sanitaria, e quindi di riflesso i premi, continuano ad aumentare, riconosce l’UFSP. Secondo l’ufficio federale l’evoluzione in atto negli ultimi anni è dovuta a un maggiore ricorso alle cure, la cui portata non può essere spiegata da un punto di vista medico. Al fine di limitare la crescita degli oneri sanitari a carico dell’assicurazione malattia di base il Consiglio federale ha inviato in consultazione a metà settembre una prima serie di misure. Una seconda seguirà nel 2019. I provvedimenti si basano sulle raccomandazioni di un gruppo di esperti internazionali.
A livello cantonale il DSS con misure cerotto cerca di dare una risposta aumentando i sussidi di cassa malati. Così facendo però il DSS dimentica completamente il ceto medio che si vede risurre ulteriormente il potere d’acquisto.
Già l’anno scorso l’UDC Ticino aveva presentato due iniziative, una cantonale e una federale, per sgravare maggiormente il ceto medio dal costo dell’assicurazione malattia e limitare la perdita di potere d’acquisto. Per quel che concerne la proposta federale, l’audizione del CN Marco Chiesa avrà luogo nel mese di ottobre, per quel che è della proposta cantonale datata 22 gennaio 2018, essa langue a tutt’oggi ancora nei cassetti bellinzonesi. Vista la portata del tema ci saremmo aspettati una rapida
trattazione, ma a quanto pare in Ticino l’urgenza del tema ritorna in voga solamente nel periodo di pubblicazione dell’aumento dei premi.
A questo punto è opportuno rompere gli indugi e provvedere ad una soluzione più rapida e drastica. Per questo motivo nei prossimi giorni il nostro deputato Paolo Pamini, a nome del gruppo UDC, depositerà un’iniziativa parlamentare elaborata volta a sgravare fiscalmente il costo complessivo dell’assicurazione malattia al netto degli eventuali sussidi di cassa malati. Questa misura permetterà, in particolare al ceto medio, su cui pesano in più di altri questi continui aumenti della spesa sanitaria e di riflesso dei premi, di recuperare una parte del potere d’acquisto perduto. Non si risolverà certamente il problema dell’aumento dei costi della sanità, ma almeno attraverso la leva fiscale si potrà riconoscere il costo sostenuto totale o parziale, dedotto il sussidio di cassa malati.
In attesa di soluzioni incisive da parte del Consiglio di Stato e in particolare del DSS per ridurre i costi generali della sanità in Ticino, l’UDC propone una misura facilmente attuabile che potrà dare una prima risposta a giovani, famiglie e anziani.
UDC Ticino
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