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Templo Expiatorio de la Sagrada Familia compensa con un versamento in denaro alla città di Barcellona i suoi 133 anni di lavori

 

Il consiglio comunale di Barcellona ha concordato uno storico accordo per regolamentare i permessi di costruzione mai avuti e un piano urbano per migliorare l’ambiente con la Basilica cattolica Sagrada Famίlia progettata dall’architetto Antoni Gaudί, massimo esponente del modernismo catalano.
Il Tempio, considerato uno dei simboli della città di Barcellona e uno dei monumenti più famosi della Spagna, si è impegnato a pagare una somma di 36 milioni di euro in dieci anni che servirà a migliorare l’ambiente e i servizi di trasporto, come ad esempio l’uscita della metropolitana diretta alla basilica.
È una forma di contributo, ma in realtà è una sorta di compensazione dopo 133 anni di lavori in cui la città di Barcellona non ha mai visto un centesimo.
La sindaca di Barcellona, Ada Colau, si ritiene soddisfatta. La basilica era protetta da un permesso del concistoro di Sant Martί de Provençals nel nome di Gaudί datato 1885. Così il Tempio è andato avanti con regolare attività nel silenzio amministrativo che, nelle parole della sindaca, era un’anomalia storica.
Della somma dei 36 milioni di euro da versare, non è chiaro quanto sia destinato alla licenza vera e propria. Quest’ultima deve essere ancora negoziata e il suo ammontare sarà ridotto dal momento che il cliente, essendo una fondazione ecclesiastica, potrà beneficiare di molti bonus. Questo fatto verrà definito entro il primo trimestre 2019.
Il denaro è considerato come un finanziamento per pagare le spese comunali generate dall’attività della Sagrada Famίlia per mantenere l’ambiente dignitoso e facilitare la mobilità. Del totale, 22 milioni di euro serviranno per il trasporto pubblico, sette saranno utilizzati per migliorare la fermata della metropolitana, 4 serviranno per urbanizzare i dintorni e 3 saranno assegnati alla manutenzione dello spazio pubblico.
Dei 20 milioni di visitatori l’anno che vengono attratti dalla Basilica, “soltanto” 4,5 milioni entrano al suo interno. Per impedire alle persone che vivono nelle vicinanze di combattere con le orde di turisti in fila, sarà costruito un accesso diretto alla Basilica riservato a loro.
Anche Esteve Camps, presidente del consiglio di amministrazione della Sagrada Famίlia, ha espresso soddisfazione per quello che lui stesso ha definito come una grande giornata per Barcellona. “Dopo 133 anni di convivenza con la città, il dialogo ha reso possibile questo accordo tra la Basilica e il Municipio”.
Ma non tutti sono contenti di questo accordo.
Accordo che lascia aperto il problema del completamento o meno della “facciata della Gloria” sulla via di Maiorca, con tutto quello che rappresenta la scalinata e la strada di accesso. Quindi richiederebbe l’espropriazione di alcuni edifici nelle vicinanze. E poi, a parte la licenza, anche il piano urbanistico deve ancora essere finalizzato. E nel caso del riordino del territorio, è richiesto il voto della plenaria municipale, cioè di tutto il Consiglio comunale.
L’Associazione di quartiere Sagrada Famίlia si è rammaricato poi che i vicini residenti della zona siano venuti a conoscenza di questo accordo meno di una settimana fa, senza avervi partecipato.
Sull’importo concordato, inoltre, alcuni sostengono che sia molto basso considerando che nei prossimi dieci anni il Tempio incasserà circa 1000 milioni di euro per i turisti visitatori.
Un fatto curioso è che l’anno di completamento delle opere della Sagrada Famίlia, previsto per il 2026, coinciderà con il centenario della morte dell’architetto Antoni Gaudί investito il 10 giugno 1926 da un tram all’incrocio tra Bailén e la Gran Vίa.

MK

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