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Per l’UDC il Miliardo di coesione è un pizzo

Come noto, la Commissione di politica estera degli Stati ha votato Sì al “miliardo di coesione”. Decisivo è risultato il voto del presidente, e il presidente è Filippo Lombardi. In un severo comunicato ufficiale l’UDC Ticino biasima il comportamento di Lombardi, giudicato contrario agli interessi dei Ticinesi.

Noi, che al suo posto non avremmo esitato a votare NO, riportiamo fedelmente il comunicato, pur nutrendo sentimenti del tutto amichevoli verso Filippo, che abbiamo incontrato sabato scorso al teatro del LAC in compagnia del consigliere federale Cassis. Assistevano alla rappresentazione di Donka, di Finzi Pasca.

* * *

L’UDC Ticino deplora l’approvazione del Miliardo e in particolare il voto di Lombardi. Tale scelta – con l’avallo dello stesso Consiglio di Stato – va contro la volontà dei ticinesi «che a suo tempo avevano massicciamente rifiutato il versamento. E non vi è proprio alcun motivo di ritenere che il parere sia cambiato, anzi».

«Dal Consigliere degli Stati ci saremmo aspettati quanto meno un sostegno alla proposta sul tavolo, ossia quella che il versamento di questi soldi, che usciranno dalle tasche delle cittadine e dei cittadini svizzeri, avrebbero dovuto essere condizionati a un miglioramento delle relazioni con l’UE. Pensiamo in particolare al riconoscimento della borsa svizzera che subdolamente è stato concesso solo per un anno e alle altre numerose vertenze mai risolte».

Per i democentristi la Svizzera ha nuovamente capitolato di fronte all’UE. «Questo atteggiamento pusillanime e rinunciatario sta danneggiando seriamente il nostro Paese. Sono lontani i tempi di Blocher in Consiglio federale, oggi sono i tempi dei Cassis e dei Lombardi, ticinesi che si distinguono a più livelli per la loro seriale accondiscendenza nei confronti di Bruxelles».

«L’UDC Ticino è pronta a valutare qualsiasi iniziativa, anche ricorrendo al Popolo e alla raccolta firme, per bloccare quello che considera un vero e proprio pizzo da pagare all’Unione europea».

UDC Ticino

 

Relatore

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  • Se é vero che la decisione di bloccare l’equivalenza borsistica é stata presa all’unanimità dei membri dell’UE con un astenuto(sembra la Gran Bretagna) é evidente che l’effetto “contributo volontario” che ci si poteva attendere da chi ne beneficia non c’é stato.Una compattezza che sembra essere frutto di un diktat per mettere pressione.Non ci resta che prenderne atto:quando si tratta di rapporti di forza non c’è spazio per la ragionevolezza e il fair play.Visto la sproporzione delle forze in gioco e la forte dipendenza economica della Svizzera dall’UE credo che le nostre armi per salvare l’indipendenza politica possano solo essere la diplomazia e il pragmatismo esercizio sempre complicato(il muro contro muro potrebbe andare a condizione di essere disposti a ritirarci nel Ridotto nazionale).In quest’ottica mi sembra che gli argomenti portati dal consigliere Lombardi in merito all’iter procedurale sul contributo volontario ai paesi dell’est europeo siano sostenibili.

    • Vergognosa la presa di posizione di Lombardi, vero esponente del PPD!
      Calare le brache é oramai una delle caratteristiche principali di questo partito. Poi si lamentano per il calo vertiginoso di consensi………...

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