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Lupi e pecorelle in una domenica di fine novembre – Pensiero del giorno

“Il lupo travestito da pecorella ha tentato di ingannare i cittadini, ma il popolo svizzero ha difeso con i denti la sua solida Costituzione”

PLR Lugano

* * *

Abbiamo volutamente ridotto al minimo la pubblicazione delle dichiarazioni post-voto poiché – Blocher o Chiesa, Caprara o Righini – alla fine risultavano noiose e ripetitive. Plein attizza di più.

Ma questa dichiarazione ci piace, soprattutto per la sua concisione. Non un diluvio di parole, solo due righe.

Il lupo (o presunto tale) questa volta ci ha lasciato il pelo e i denti, certe cose bisogna pur dirle.

Lanciando l’iniziativa l’UDC si era presa un rischio enorme. Era necessario? Non lo sappiamo, non risponderemo a questa domanda. Le cose non sono andate male, ma molto peggio. Il partito di maggioranza relativa si è fatto mettere nell’angolo. Tutti i cantoni contro di lui (persino il Ticino, dove si poteva sperare). Uno a due nella massa del popolo.

Una sconfitta bruciante. Il partito, contro il Resto del mondo, è davanti a un muro. Come farà a vincere la votazione sulla Libera circolazione? Lo schema della campagna sarà verosimilmente lo stesso.

Indubbiamente, se l’indipendenza del Paese è un valore solo agli occhi di un terzo dei cittadini, allora sono destinati a perdere: Blocher, Magdalena, Chiesa, Quadri e gli altri coraggiosi.

Questa votazione è stata il capolavoro del PLR, più che della Gauche o dei Democristiani. Hanno mostrato un’efficienza e una “cattiveria” che (in un certo senso) suscitano ammirazione. Hanno impiegato a fondo i loro vasti mezzi (secondo noi ne hanno più di Christoph, che non è povero).

A conti fatti sono solo il terzo partito della Svizzera ma…

Relatore

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