Il maggiore colosso creditizio teutonico è schiacciato dagli scandali eppure i media, sia italiani che tedeschi che europei in generale, non accennano a parlarne. Perché?
Il caso Danske Bank è solo la punta dell’iceberg che fa tremare Deutsche Bank, per la vicenda del riciclaggio di centinaia di miliardi di euro provenienti dai Paesi dell’ex Unione Sovietica, nascosti attraverso la filiale estone tra il 2007 e il 2005.
Perché nascondersi sotto la sabbia, anziché esporre ai media il proprio capo, in attesa della giusta (economica) esecuzione?
Perché, come riportato da Bloomberg, nelle ultime settimane, sta prendendo piede l’ipotesi di salvare Deutsche Bank con una fusione con Commerzbank, un altro dei colossi creditizii tedeschi, che con il 15% delle quote è l’azionista di maggioranza relativa nel secondo istituto.
Il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, ha sottolineato la necessità di un sistema creditizio stabile. E, perché no, di una fusione.
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