Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’articolo di cui si parla si può leggere su Opinione Liberale. Siamo ovviamente disposti a pubblicarlo. E anche a pubblicare una replica.
Ticinolive è interessato alla “polemica” elettorale, quel batti e ribatti (intelligente e corretto) che serve ad avvicinare i cittadini ai confronti e alle competizioni della politica. Il motto di Ticinolive potrebbe essere (e in effetti è): “Puoi dire quello che vuoi, però parla!”. Molte volte funziona, ma non sempre.
Il testo non impegna la redazione.
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L’articoletto pubblicato nella rubrica “ipsedixit” di Opinione Liberale ha già avuto importanti ed autorevoli risposte da sinistra, prima fra tutte, quella del presidente del PS Ticino Igor Righini e quella del granconsigliere Henrik Bang. Però, qualche domanda al presidente del PLR Ticino Bixio Caprara, che nella sua veste è anche responsabile politico della linea editoriale di Opinione Liberale, la vorremmo porre.
Altrimenti Caprara saprebbe molto bene che i socialisti (e tutta la sinistra) hanno dato un importante contributo alla crescita e allo sviluppo di questo Cantone. Il contributo che hanno dato a livello scientifico, per migliorare la qualità della sanità in questo Cantone, personalità come Franco Cavalli e Giorgio Noseda, ce lo riconoscerà anche il signor Caprara, è indiscutibile. Il ruolo che hanno avuto con il loro lavoro importanti economisti come Martino Rossi e Christian Marazzi è altrettanto indiscutibile. E l’elenco potrebbe essere molto più articolato e completo. Dunque, i socialisti non solo hanno contribuito alla crescita di questo Cantone solo creando posti di lavoro, ma anche offrendo al Ticino analisi e strategie che ne hanno permesso lo sviluppo socioeconomico. Senza dimenticarsi che l’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) e l’Istituto di ricerca in biomedicine (IRB) sono dei “gioiellini” a cui anche i socialisti hanno dato un contributo fondamentale.
Dunque, non è propriamente vero come viene scritto in “ipsedixit” che i socialisti sono bravi solo “a rivendicare a oltranza ma il posto di lavoro di solito lo hanno creato gli altri, i soliti liberali…”. Il PS Ticino è stato negli anni ’90 e nei primi anni 2000 il principale argine alle politiche neoliberiste che alcuni esponenti liberali, anche nel nostro territorio, propagandavano come fosse Vangelo. Il PS Ticino è stato il principale avversario a chi voleva fare “l’assalto alla diligenza”. Il PS Ticino è stato il difensore (assieme a importanti esponenti radicali) del mantenimento sotto controllo pubblico di importanti “gioielli di famiglia” come l’Azienda Elettrica Ticinese (AET) e BancaStato, quando c’era chi vaneggiava di privatizzare tutto.
Per questo è importante che il 7 aprile il PS Ticino mantenga il seggio in Governo e mantenga un’adeguata presenza in Parlamento. Interessante che l’ex Consigliere di Stato ed ex Senatore Dick Marty l’abbia capito, mentre l’autore di “ipsedixit” no.
Filippo Zanetti
Membro di Direzione del PS Lugano e Candidato al Gran Consiglio per il PS Ticino
Gaia Ronchetti
Candidata al Gran Consiglio per il PS Ticino
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