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“La nostra casa è in fiamme, sta bruciando ora e non c’è più tempo!” – Pressante appello dei Verdi

Quando i giovani scendono in piazza (titolo originale)

* * *

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Ma ci permettiamo di formulare un’esplicita riserva circa il tono esasperato e apocalittico di certi appelli, intesi a porre in fibrillazione le masse. Operazioni del genere si sono già viste nel passato, in genere con risultati infelici. I meccanismi atti a suggestionare il popolo sono ben noti agli specialisti.

Quanto agli studenti, potrebbe aprirsi per loro (in un certo senso)… un nuovo Sessantotto!

* * *

I cittadini di domani ci stanno chiamando a gran voce ad assumerci le nostre responsabilità delle scelte scriteriate fatte nel recente passato. “La nostra casa è in fiamme, sta bruciando ora e non c’è più tempo” così parla Greta Thunberg giovane attivista svedese balzata recentemente agli onori della cronaca.

E così in poco tempo, anche in Svizzera, il discorso sui cambiamenti climatici è passato dai banchi del parlamentare medio (maschio, bianco, over 50, borghese, più che benestante) alle piazze. I giovani hanno preso coscienza che il tempo a disposizione è davvero agli sgoccioli e che il momento dell’azione è ora. Le giovani, in maniera intuitiva, hanno capito che il tempo delle discussioni e della ricerca dei compromessi è ormai dietro di noi. Ora è il momento del fare, dopo tanti anni passati a discutere.

I movimenti studenteschi cui stiamo assistendo in tutta la Svizzera sono apartitici ed apolitici ed è giusto che rimangano così, serve un sostegno trasversale alla causa. Come Verdi del Ticino ci permettiamo comunque di invitare i cittadini e le cittadine a scendere in piazza il prossimo sabato 2 febbraio per mostrare che la società civile è preoccupata e che pretende l’attuazione di soluzioni concrete senza ulteriore tergiversare. La popolazione necessita di messaggi chiari e i giovani chiamano a gran voce il momento delle soluzioni.

Lanciamo anche un appello a chi occupa le “cadreghe” che contano, a fermarsi un minuto a riflettere sul segnale che la gioventù ci sta lanciando e che non possiamo più permetterci di lasciare come voce inascoltata. È necessario rendersi conto che stiamo rubando il futuro dei nostri figli e non ci sono scuse che tengano: le possibilità scientifiche esistono, i mezzi economici non mancano di certo nel paese più ricco del mondo, qual è la ragione per non agire?

Sabato prossimo scendi in piazza, senza bandiera, ma piena/o di determinazione ad andare incontro al cambiamento, questa è l’ora.

Verdi del Ticino

Relatore

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