Alzi la mano chi è favorevole ai giovani. Tutte, ma proprio tutte le mani si alzano. Il Sessantotto stravedeva per i giovani. Ma anche il Fascismo non era diverso. Idolatrava i giovani, e li blandiva. Ricordate l’inno “Giovinezza”? Il PPD? Il PLR? E gli altri? Tutti lusingano i giovani e tentano di appropriarsi del loro bene supremo e inestimabile: la vita, una vita lunga da vivere.
Già che ci siamo (approfitto dell’occasione) spendo una parola per il termine “nuovo”, amatissimo dai partiti. La politica (proposta, idealizzata, agognata) è sempre “nuova”. Lo è oggi. Lo era dieci, trenta, cinquanta anni fa. Le parole (forse non ci fate caso) sono sempre le stesse.
Perché si fa? Perché l’effetto psicologico della parola è positivo e confortante. Ciò che realmente esiste è (o appare) deludente, faticoso, difettoso, frustrante. Ma se dico NUOVO! cancello tutto questo maledetto guano con una luminosa speranza.
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Spesso si dice che i giovani siano il futuro del Ticino, io credo che questa affermazione sia assolutamente fuori luogo e che continui di fatto a relegare la nostra categoria ad un ruolo sottoposto, come se prima di una certa età non si fosse in grado di avere delle idee proprie e prendere delle decisioni utili alla collettività. Bisogna riuscire a cambiare questo modo di vedere e intendere gli under 30 in politica. Molti grandi partiti hanno le loro sezioni giovanili, ma spesso la carriera prima di poter raggiungere un incarico in politica attiva è lunga e cosparsa di mille ostacoli.
Ma perché è così importante che dei giovani siano parte attiva del Parlamento? Proprio perché la vita di un Paese, le sue attività, i suoi servizi e il suo futuro si progettano e si costruiscono proprio lì, proprio dove oggi i giovani sembrano quasi essere esclusi. Com’è possibile progettare il futuro in modo coerente e propositivo senza che in Gran Consiglio siedano le nuove generazioni del nostro Cantone? Come può una persona di 60 e più anni decidere per il futuro del Ticino, spesso senza chiedere assolutamente nulla a chi il futuro lo vivrà?
Domenica 7 aprile non dormire! Vai a votare, non lasciare che gli altri scelgano per te. L’obiettivo importante è portare giovani impegnati e interessati alla collettività in Parlamento e se non sai ancora quale partito scegliere vota la nostra lista, la 18, Spazio ai Giovani, un’alternativa ai classici partiti. Abbiamo un sogno che è anche un obiettivo molto chiaro e realistico: fare politica indipendentemente dall’ideologia partitica, fare spazio e creare consenso tra schieramenti che non si parlano e quindi che non permettono di portare in avanti progetti importanti e preziosi per il nostro territorio e per tutta la gioventù.
Roberto Ghiazza
Coordinatore e Candidato al Gran Consiglio per Spazio ai Giovani
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