A cura di Franz Gertsch e Tobia Bezzola
Dal 12 maggio al 22 settembre 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana celebra uno degli artisti contemporanei svizzeri più significativi, Franz Gertsch. La mostra ideata dallo stesso artista e co-curata da Tobia Bezzola, direttore del museo, presenta nove monumentali incisioni di Franz Gertsch accanto a una selezione di oltre settanta xilografie di Paul Gauguin e Edvard Munch.
Franz Gertsch nasce l’8 marzo 1930 a Mörigen. La sua formazione artistica si svolge principalmente
a Berna presso Max von Mu lenen e Hans Schwarzenbach. Nel 1969 Gertsch decide di dedicarsi a
un’arte di tipo realista iniziando a realizzare dipinti di grande formato a partire da diapositive. Nel 1972 partecipa alla Documenta 5 di Kassel dove la sua opera riscuote un grande successo. Nel 1985 l’artista sospende l’attività pittorica per dedicarsi alla creazione di xilografie monumentali tramite una tecnica rivoluzionaria che consiste nella creazione dell’immagine attraverso una miriade di minuscoli punti incisi sulla matrice. Gertsch riprende a dipingere nel 1994 e da allora alterna la produzione di dipinti e xilografie dedicati ai soggetti esplorati nel corso della sua carriera: vedute della natura, motivi vegetali, scene di gruppo e ritratti.
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