Anna Sala, artista milanese residente a Varese, ha inaugurato ieri (v. annuncio in questo stesso portale) nel prestigioso Hotel Camin di Colmegna, presso Luino, una sua personale di acquerelli marini, lacustri e floreali.
Per comprendere in parte le tecniche di cui si avvale l’artista leggiamo questo passaggio di un’intervista da lei concessa a Ticinolive (per l’intervista completa cliccare qui).
Le “mie” nature morte attingono alla tradizione lombarda del realismo e della luce. Sono dipinte su tavole di legno preparate a gesso levigate, sulle quali la pittura ad olio è stesa per velature. Sono preparate su fondi nei toni dell’azzurro o del nero con strati di pennellate piene di tinte calde che seguono il profilo tondo dei frutti maturi e li scolpiscono nello spazio. Prendono corpo tra colpi di luce affilata e sfumature d’ombra. Emergono dal fondo e si librano nel vuoto, con un minimo piano d’appoggio, un vassoio, una fruttiera. La trasformazione del peso in dinamicità è confermata dal movimento della pennellata dove il frutto è una tensione di pennellate scattanti, limpide; composizioni dove domina il silenzio e si crea un equilibrio tra leggerezza e solidità della forma.
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