AMALIA MIRANTE “Nella mia recente campagna elettorale hanno scritto e detto cose abominevoli sul mio essere donna: dalla mia voce, al mio modo di pormi, dal mio modo di vestire, ai miei presunti amori. Gli uomini mi hanno attaccata perché ero donna; alcune donne mi hanno attaccata perché non ero il prototipo di donna che volevano loro.” (dal CdT)
(fdm) Il tono un po’ lamentoso di queste recriminazioni, da Giovanna d’Arco al rogo, può lasciare perplessi, benché si adatti alla perfezione allo “spirito del 14 giugno”, sintonizzandosi con lo sdegno per le recenti nefandezze perpetrate dall’infernale duo Casolini-Savoia.
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