Fermato, il 25 enne croato, Alija Hrustic, non ha opposto resistenza. “Non riuscivo a dormire” ha raccontato agli agenti “avevo fumato hashis, mi sono alzato e l’ho colpito. L’ho ucciso per rabbia”. Terzo di quattro figli, il piccolo è stato trovato morto mercoledì mattina, in un appartamento occupato a Milano, in via Ricciardelli 22, quartiere San Siro, Milano ovest. E’ stato proprio lui, padre e assassino, a chiamare il 118 alle 5 del mattino, dicendo che il piccolo respirava appena.
Nell’appartamento c’era solo la madre, 23 anni, Silvja Z. incinta del quinto figlio, che ha subito accusato il marito. Portata nella questura di Milano, sarà ascoltata dalla pm Cavalleri.
Il piccolo giaceva già morto sul divano: sul corpicino escoriazioni e lividi, persino tagli di cocci di bottiglia sui piedini, fasciati.
L’uomo, raggiunto dagli agenti, si era allontanato all’alba, con le figlie di tre e un anno (il primogenito della coppia è attualmente in Croazia). E’ stato lui stesso a raccontare agli agenti e al capo della Mobile Lorenzo Bucossi, di aver picchiato, in un accesso di rabbia, il figlioletto, fino ad ucciderlo.
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