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Intimidazioni neofasciste contro la bleniese Lea Ferrari, neoeletta (PC) in parlamento – La solidarieta del PS

Ovviamente questo gesto offensivo e intimidatorio contro la granconsigliera comunista dev’essere severamente condannato. 

Suscita per contro perplessità la cupa e inquietante evocazione di fantomatici “gruppi neonazisti” o “nazifascisti”, che sarebbero presenti sul nostro territorio. Sia chiaro che qualche esaltato imbecille potrà sempre esserci come – in una simmetria significativa e calzante – quell’esagitato che paragonò il consigliere di Stato Gobbi al criminale nazista Hermann Göring, che si suicidò con il cianuro a Norimberga due ore prima di essere impiccato.

* * *

“Un inaccettabile atto intimidatorio di stampo nazifascista che condanniamo con fermezza e sul quale le autorità competenti sono chiamate a fare chiarezza al più presto”.

PARTITO SOCIALISTA  “Ci sono stati fatti analoghi contro esponenti di Sinistra registrati altrove in Svizzera: vanno combattuti seriamente poiché oltre alla convivenza pacifica, mettono a repentaglio la democrazia. Il Partito Socialista esprime la più grande solidarietà a Lea Ferrari, Deputata al Gran Consiglio del Partito Comunista, la quale è stata bersaglio di un grave atto intimidatorio di stampo nazifascista che condanniamo con fermezza, unendoci nella denuncia della Granconsigliera e del PC. Un fatto che non va minimamente banalizzato e che le autorità competenti sono chiamate a delucidare al più presto”.

“La presenza di gruppi neonazisti nella regione di Biasca e della Riviera è comprovata almeno dal 2015, mentre gli atti di stampo nazifascista si sono moltiplicati negli ultimi tempi in modo diffuso sull’insieme del territorio cantonale, accompagnati da simboli fascisti e nazisti. Atti intimidatori e minacce particolarmente preoccupanti perché volti a istaurare un clima di paura che nuoce tanto alla convivenza pacifica in seno alla popolazione quanto alla democrazia e alla libertà di esponenti, elette ed eletti di portare avanti la loro azione politica.”

“Non si tratta né di ragazzate né di casi isolati poiché dei fatti analoghi, che hanno preso di mira delle personalità politiche di Sinistra, sono recentemente accaduti altrove in Svizzera ed avrebbero potuto produrre delle tragiche conseguenze. Il PS si unisce perciò all’appello affinché questi atti siano presi sul serio e perché ci sia una presa di coscienza collettiva volta a metterli definitivamente al bando”.

Per il PS: Igor Righini, presidente

Immagine di copertina tratta da Wiki commons

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