“La montagna è stata per Peccia prima un problema, poi un’opportunità”, ha detto sabato a Cevio il vicesindaco di Lavizzara, Sergio Donati, aprendo la festa dei 35 anni della Scuola di Scultura di Peccia, di fronte ad un folto pubblico, tra cui Christine Egerszegi, già Consigliera agli Stati. Un problema perché nei secoli ha causato frane, scoscendimenti ed anche disgrazie, un’opportunità perché dal 1946 è iniziata l’estrazione di marmo pregiato, l’unico in Svizzera. È qui che nel 1984, esattamente 35 anni fa, l’artista Rolf Flachsmann fonda la Scuola di Scultura, ripresa tre anni dopo da Alex Naef, insegnante d’arte e scultore a sua volta, che la dirige ancora oggi assieme alla moglie Almute Grossmann-Naef. Inizialmente il piano di studi prevedeva circa 10 settimane di corso all’anno progressivamente aumentate a oltre 40, mentre si è andata intensificando la partecipazione di “allievi” provenienti da vari paesi. Studenti d’arte ma anche liberi professionisti che desiderano cimentarsi con l’arte della pietra, ed oggi la Scuola di Peccia è un punto di riferimento internazionale come conferma la varietà dei corsi (dal disegno alla storia dell’arte, dal legno alla pietra, dalla modellazione all’intaglio e tanti altri) e il valore delle varie iniziative che vi fanno capo.
Nel tardo pomeriggio la festa dei 35 anni è continuata nello spazio ex-Cristallina a Peccia. Dapprima con lo spettacolo teatrale “Pietre”, messo in scena dalla Compagnia ticino-marsigliese Onyrikon nata 4 anni fa e diretta da Juri Cainero, con l’accompagnamento del Coro Modulata Carmina, specializzato nella divulgazione della musica antica. Anche lo spettacolo è stato seguito da circa duecento persone, a conferma della notorietà e dell’apprezzamento di cui la Scuola di Scultura gode in Valle, nel Locarnese e oltre, a livello nazionale e internazionale. Al termine, verso sera è seguita la Festa del marmo nell’area di lavoro della Scuola di Scultura. L’associazione di hockey su ghiaccio di Lavizzara ha preparato specialità gastronomiche ticinesi, con l’incasso a favore dell’Associazione sportiva locale, “ciò che ci permette in qualche modo di ricambiare la calorosa ospitalità che da 35 anni contribuisce all’esistenza e allo sviluppo della Scuola di Scultura” hanno affermato i coniugi Naef-Grossmann. E ancora domenica mattina si è tenuto un brunch percoloro che hanno alloggiato nella zona e per un ulteriore arrivederci.
Nel frattempo a Peccia sono iniziati i corsi del 2019. Per saperne di più si può consultare il sito www.scultura.ch/it
Un intrigo, una profezia, un amore proibito che ne impedisce un altrettanto proibito. Romanzo ottocentesco,…
L'ingresso nel tempio della massoneria è contraddistinto da due colonne gemelle con sigle B e J che…
2021 Era stato trucidato nel 2015 dagli estremisti islamici appartenenti al sedicente stato illegittimo del…
Elisabetta II d’Inghilterra e Filippo, duca di Edimburgo, hanno come trisnonna comune la grande regina…
Non è questione di genetica ma a volte l’arte si tramanda di padre in figlio.…
dott.ssa Liliane Tami Opulenza e miseria, lusso e malattia: nel cuore di Milano, tra eleganti…
This website uses cookies.