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Questo è l’incipit – apprezzabile – di una Opinione pubblicata oggi sul nostro principale quotidiano.
Il candidato PLR riconosce le “indebite pressioni” dell’UE sulla Svizzera, che in uno stile meno delicato si potrebbero chiamare “ricatto”. Che la negazione dell’equivalenza borsistica, grazie al “piano B”, abbia conseguenze da poco non ci arrischieremmo a giurarlo. Abbiamo sentito anche opinioni opposte.
Merlini sa che sul rapporto con l’Unione europea si gioca l’ambita elezione, e deve pertanto muoversi con circospezione, concedendo un po’ di spago ed attenuando i toni. Sul tema egli si trova, da sempre, iper-esposto.
Oggettivamente, l’agire ostile di Bruxelles è la migliore chance della Destra.
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