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Soddisfatti o rimborsati. Le FFS non saranno un po’ in crisi? La mozione di Marco Chiesa

Affidabilità e puntualità da garantire.

MOZIONE

Il Consiglio federale è incaricato di promuovere presso le FFS un sistema di indennizzo in caso di disservizi del traffico nazionale.

Ad oggi solo i clienti del traffico internazionale hanno diritto a un’indennità in caso di ritardi. Nel traffico internazionale valgono le norme Europee UIC. Esse prevedono che, a partire da 60 minuti di ritardo è rimborsato il 25% del prezzo di trasporto mentre a partire da 120 minuti, il 50%. Fa fede il ritardo all’arrivo a destinazione secondo quanto indicato sul contratto di trasporto. A seconda del tipo di problema, possono essere indennizzate anche carenze qualitative. L’elemento più importante in questi casi è sempre la conferma del personale ferroviario. Possono ad esempio essere considerate carenze qualitative un guasto al riscaldamento o al sistema di climatizzazione a bordo di un treno notturno o la mancanza di posti a sedere nonostante la prenotazione.

Nel traffico nazionale fa stato la legge federale sul trasporto di viaggiatori, che non prevede indennità in caso di ritardi. Nell’ottica di un gesto d’attenzione, altresì definita dalla FFS gesto di condiscendenza, gli utenti che viaggiano su un treno a lunga percorrenza (ad es. IC, IR) con più di 60 minuti di ritardo, ricevono direttamente in treno un Rail Check Sorry di Fr. 10 in 2a classe o Fr. 15 in 1a classe. Inoltre, se il viaggiatore perde l’ultima coincidenza prevista nell’orario, le FFS organizzano un pernottamento in hotel facendosi carico delle spese.

Da quanto è dato a sapere, l’Ufficio federale dei trasporti sta lavorando a un’ordinanza in proposito. Essa dovrebbe entrare in vigore nel corso del 2022 e prevederebbe indennizzi anche in Svizzera in caso di ritardi ricalcando verosimilmente il sistema in vigore nell’Unione europea. I dettagli sulla regolamentazione sarebbero di competenza del Consiglio Federale.

Negli ultimi tempi si sollevano sempre più spesso voci critiche nei confronti dell’affidabilità dei nostri collegamenti ferroviari, in particolare relativamente a quelli nelle tratte che concernono il Canton Ticino. Al di là del fatto che molti disservizi sono la conseguenza di problematiche estere, il viaggiatore per continuare a riporre la sua fiducia nel trasporto pubblico si attende giustamente la qualità del servizio che paga senza sconti e la responsabilità dell’azienda in caso di disagi. In gioco vi è la famosa qualità svizzera, nella quale sono contemplati valori quali la già citata affidabilità, la puntualità e la precisione. Consiglio federale e FFS darebbero un grande segnale di prendere sul serio queste lamentele, implementando senza indugio un sistema di indennizzo.

Marco Chiesa, consigliere nazionale, UDC

Relatore

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