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Se l‘AVS ha il raffreddore, il secondo pilastro soffre di seria polmonite – di Beppe Savary-Borioli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo come contributo alla campagna elettorale. Il testo non  impegna il portale.

Nel 1972 il popolo svizzero rifiutò a grande maggioranza l’iniziativa chiamata “Per vere pensioni popolari” che proponeva un sistema pensionistico molto semplice e poco costoso preferendo quello odierno molto complesso e caro dei tre pilastri, dei quali soltanto il primo, l’AVS, è basato sul principio di solidarietà: copre la totalità della popolazione adulta, garantisce delle prestazioni stabili contro un contributo modesto, rimasto costante nel suo tasso percentuale durante decenni.

Il secondo pilastro, le casse pensioni, spesso non copre le donne a causa della loro situazione lavorativa particolare e discriminata rispetto agli uomini. Esso si basa vieppiù sul”primato dei contributi” e non sul “primato delle prestazioni”. Per ottenere lo stesso livello di prestazione dell’AVS occorre il doppio di contributo e l’ammontare non viene garantito. Le spese amministrative ammontano a più di dieci volte ed il patrimonio a più di venti volte rispetto all’AVS. “L’affare del secolo” come venne chiamato ai tempi d’oro del mercato borsistico ed immobiliare lo era per chi poteva servirsi delle somme colossali accumulate delle casse pensioni e non certo per le rendite che oggi sono sempre più al ribasso.

Forum Alternativo s’impegna per un chiaro rinforzo dell’AVS. Contrariamente al mantra borghese che la vorrebbe già vedere fallita, l’assicurazione sociale più importante del nostro paese va avanti malgrado le difficoltà dovute ad una situazione sempre più precaria nel mondo del lavoro e all’invecchiamento della società con un crescente disequilibrio tra contribuenti e beneficiari. Occorrono fonti di finanziamento supplementari. Ci opponiamo fermamente ad un aumento dell’età di pensionamento delle donne, già svantaggiate da salari più bassi. La parità dei salari tra uomini e donne risolverebbe gran parte dei problemi finanziari dell’AVS. Non accettiamo nemmeno un aumento dell’IVA a favore delle casse dell’AVS. Sarebbero ancora una volta i più poveri a pagare proporzionalmente il maggiore contributo. Proponiamo invece di andare a prendere i soldi laddove si trovano in abbondanza. Dai patrimoni dei cinquecento più ricchi in Svizzera si dovrebbe prelevare una modesta percentuale a favore dell’AVS. Un’ulteriore fonte di finanziamento per l’AVS potrebbe essere una “microtassa” sulle transazioni finanziarie, cioè “fare lavorare i soldi” a favore di chi necessita della rendita dell’AVS per una vita dignitosa.

Beppe Savary-Borioli
Verdi e Sinistra Alternativa

Relatore

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