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L’Australia è in fiamme: la situazione è “catastrofica”

L’Australia sta soffrendo in questi giorni a causa di uno dei più vasti incendi della sua storia. Le fiamme stanno consumando in particolare gli stati orientali come il New South Wales e il Queensland, minacciando anche i sobborghi di Sydney. Tremila vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta per riuscire a domani i 120 incendi che che hanno devastato finora un milione di ettari di terreno. Il più grande timore al momento è che il fuoco possa estendersi anche all’ovest del paese.

La situazione è definita letteralmente catastrofica, con 150 case distrutte e 4 persone morte a causa delle fiamme. Ad agevolare gli incendi le temperature torride, i forti venti e la sterpaglia secca che prende fuoco facilmente. Nei prossimi giorni la situazione potrebbe addirittura peggiorare mettendo in pericolo circa 100mila abitazioni. In particolare si teme per la densamente popolata zona di Sydney. Il commissario per i servizi antincendio del Nuovo Galles del Sud, Shane Fitzsimmons ha dichiarato che viste le condizioni se un incendio dovesse prendere piede, non saranno in grado di contenerlo. Intanto le forze dell’ordine hanno incriminato un ragazzo di 16 anni per aver provato uno degli incendi che ha distrutto ben 14 abitazioni.

La stagione degli incendi in Australia è cominciata in anticipo quest’anno a causa delle temperature miti e del clima secco che ha contraddistinto l’inverno. Secondo gli esperti questo ha contribuito a ridurre drasticamente i livelli di umidità degli alberi e dei cespugli favorendo il diffonderti delle fiamme. “Non è politica, è un fatto scientifico che stiamo vivendo i cambiamenti climatici” ha commentato Carol Sparks, sindaco di Glen Innes.

Circa 600 scuole hanno chiuso i battenti in questi giorni, così come molti dei parchi nazionali. Inoltre in tutto il paese vige il divieto di accendere i falò e ad alcuni cittadini è stata consigliata l’evacuazione. Nella città di Taree, a nord del paese, diverse persone hanno lasciato le loro case e trovato rifugio in uno spazio espositivo che funge da centro di accoglienza.

MK

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