Qui bisogna scegliere se guardare al futuro con positività e ottimismo, assumendoci anche qualche rischio, oppure se chiudere. Alla fine ci confronteremo sul referendum e deciderà il popolo. I “sì, però” non serviranno a niente. Dovremo essere uniti e convincenti per il “sì”. Lugano e il Ticino hanno tutto l’interesse a rilanciare l’aeroporto, in particolare per i posti di lavoro e per l’indotto. (da un’intervista nel CdT odierno)
* * *
Dissentiamo nettamente dal Sindaco (il cui parere rispettiamo). Il Sì Però nelle presenti circostanze è obbligatorio.
Questo il punto cruciale. Non è la spesa (benché pesante) ad essere inaccettabile, ma la mancanza di prospettive credibili.
L’Atto di fede appartiene a una religione di un nuovo genere, che noi giudichiamo inquietante. I milioni del contribuente (che i leghisti invariabilmente chiamano “sfigato contribuente”) sono reali, mentre i poeti sognano e “si inventano il futuro”.
“Alla fine ci confronteremo sul referendum”. Questo è democratico e ci piace. La situazione è irrimediabilmente bloccata, con le parti antagoniste che ripetono all’infinito gli stessi argomenti, senza spostarsi di un millimetro, sino allo sfinimento.
Decida allora il voto popolare, democraticamente.
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