1) la Svizzera non riprenderà la Direttiva europea sulla cittadinanza
2) le misure di accompagnamento e di protezione del mercato del lavoro sono un oggetto di politica interna e non vanno condizionate dall’esterno
3) l’ampia autonomia fiscale, economica e sociale dei Cantoni va garantita
4) la ripresa del diritto comunitario deve sempre sottostare ai processi politici elvetici con decisioni parlamentari e possibilità di referendum. In aggiunta l’UE deve cessare le misure “sanzionatone” unilaterali nei confronti della Svizzera.
Un documento transitorio che sancisca questi punti fermi a tutela degli interessi svizzeri e della comune necessità di trovare una via di sviluppo dei Bilaterali potrebbe essere utile, ma deve limitarsi alle regole del gioco minime, senza intaccare i principi cardine descritti. (dal Mattino della domenica)
* * *
I quattro punti enunciati da Romano sono degni di approvazione ma (a nostro avviso) le probabilità che l’UE li accetti sono praticamente nulle.
* * *
FRANCESCO DE MARIA Ricevuta l’assegnazione del “compitino” dal direttore, sono andato a informarmi nel web e vi ho trovato questa frase: pagare di più, oltre i famosi 1,3 miliardi ‘costerebbe sempre meno alla Svizzera che un accordo quadro squilibrato o rispetto a un attacco imprevisto dell’UE’.
Questa frase di Ambühl-Scherer è un poema. Pagare di più per non subire un accordo squilibrato a seguito di un attacco imprevisto dell’UE. Le parole “accordo” e “attacco” non si combinano bene, per niente! Forse un accordo che si impone ai vinti dopo un attacco andato a segno? Vae victis!, esclamò Brenno, condottiero dei Galli, scoperto dai Romani a imbrogliare sul peso.
Diligente, sono andato a leggermi anche l’articolo originale della NZZ, lungo e complesso. A questo punto mi dichiaro nettamente contrario a tale “accordo temporaneo”, che mi sembra un’idea balzana (forse dettata dalla frustrazione) pronta a trasformarsi in una fregatura. Ma forse non era che un “ballon d’essai”.
Lo scenario più probabile è un altro. L’Accordo quadro sarà approvato dal parlamento e i Sovranisti giocheranno (che altro potranno fare?) la carta del voto popolare. Sarà, come direbbe Saddam Hussein, la Madre di tutte le votazioni. (dal Mattino della domenica)
Sul portale del quotidiano francese Le Figaro, la storica canadese Carolyn Harris racconta qualche aneddoto…
2017 Brillante e ben frequentato meeting mercoledì scorso organizzato al Principe Leopoldo dal Rotary Club…
Era il 21 luglio dell’anno 2000, mi trovavo a Dalpe (esattamente dove sono ora, e…
2018 Il mese sta per finire. Un ricordo * * * Da Claudio Taddei agli…
Esercito. La Svizzera lo vuole di Giorgio Piona immagine dal sito del Dipartimento militare Il…
di Jean Olaniszyn La ricorrenza del 1° Maggio, almeno alle sue origini, ha ben poco…
This website uses cookies.