Oggi la Francia è stata bloccata per l’intera giornata da uno sciopero generale che ha portato alla mobilitazione l’intero paese. I francesi stanno protestando in massa contro la riforma delle pensioni proposta dal presidente Macron. A Parigi almeno 250mila persone sono scese in strada provocando numerosi disordini. Gilet gialli, studenti, insegnanti, agenti di polizia e numerose altre categorie di lavoratori hanno partecipato alla grande manifestazione alla quale però non sono mancati neanche i black bloc. Un grande gruppo di almeno 500 persone vestite di nero hanno cercato lo scontro diretto con la polizia. I vandali hanno provocato numerosi danni incendiando automobili e infrangendo decine di vetrine di negozi.
Ad aderire alla manifestazione sono stati anche i lavoratori del settore dei trasporti tra cui ferrovieri e personale degli aeroporti, paralizzando di fatto l’intero paese. Ben 11 linee della metro rimarranno chiuse fino a lunedì mentre i treni non partiranno fino a venerdì. Non apriranno i loro battenti anche numerose scuole e le principali attrazioni turistiche tra cui la Torre Eiffel e Versailles.
Il presidente Macron non è il primo a voler riformare un sistema pensionistico confuso e iniquo. Tra agevolazioni per alcune categorie, variazioni di ogni genere e infinita burocrazia, in Francia esistono ben 42 regimi pensionistici. Una questione aperta rimane sicuramente quella dell’età pensionabile. Fissata a 62 anni nel 2010, di fatto varia di categoria in categoria, fino ad arrivare ad agevolazioni estreme come quelle che riguardano i dipendenti delle ferrovie e delle metro che possono andare in pensione rispettivamente a 50 e 55 anni. Uno degli obiettivi che ha in mente Macron sarebbe proprio di appianare le differenze e allo stesso tempo alzare l’età pensionabile dagli attuali 62 a 64 anni, un’iniziativa che non è vista di buon occhio dai cittadini francesi. Una novità inoltre sarebbe un sistema a punti per il versamento dei contributi che tuttavia non è ancora stato spiegato in modo chiaro.
Molte delle categorie avvantaggiate dall’attuale sistema dunque sono scese in piazza oggi. Secondo il ministro dell’Interno Cristophe Castaner sono stati 245 gli scioperi dichiarati in tutto il paese. A Parigi 25 persone sono state arrestate a causa dei disordini.
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