Vorrei avere risposte rassicuranti. Vorrei dire alle decine di impiegati di banca che mi chiedono “cosa succede”, che andrà tutto bene. Vorrei, peccato che non posso farlo.
Non mi stancherò mai di dire che il capitale – anche degli istituti bancari – sono le persone, non (solo) i patrimoni. E le persone vanno rispettate. Meglio amare verità che silenzi assordanti. Meglio un dialogo duro che un muro di gomma.
Non guarderò da un’altra parte, pensando che tanto non serve a niente impegnarsi e battersi. Mi auguro che anche tante ticinesi e ticinesi inizieranno a dire “giù le mani” dalla nostra piazza finanziaria.
Natalia Ferrara
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Questo commento accompagna un link a un articolo dove si parla della possibile acquisizione della EFG ad opera della Julius Bär, la notizia finanziaria del giorno.
La Gottardo confluì nella BSI, la più antica banca ticinese (1873), che non esiste più. La sua parte superstite si trasferì, perdendo il nome, nella EFG la quale, è voce insistente, sarà acquistata dalla Julius Bär.
La bella sede della Gottardo del maestro Botta ospiterà, come tutti sanno, altre attività.
Natalia Ferrara si batte con tenacia in favore degli impiegati di banca, il cui posto di lavoro è gravemente minacciata, e noi l’ammiriamo per il suo impegno.
I ticinesi diranno sì “giù le mani dalla nostra piazza finanziaria”… ma poi? Che cosa concretamente possono fare?
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