Questo articolo ha tutta la nostra approvazione e suscita in noi una domanda. Ci chiediamo se un deputato PLR in carica oserebbe scrivere qualcosa di analogo.
Noi pensiamo di no, ma saremmo ben lieti di essere smentiti.
* * *
Il martellamento in favore della libera circolazione – contro l’iniziativa popolare che chiede non già di eliminarla, ma almeno di limitarla un po’ – è iniziato in grande stile. Possiamo quindi attenderci che nei prossimi mesi raggiungerà il diapason. Non è neppure escluso che a tal fine venga mobilitato un folto stuolo di ex consiglieri federali e di altri VIP, come già fece la “ministra” Sommaruga per combattere l’iniziativa per l’attuazione della decisione di espellere gli stranieri che delinquono.
Il “leit motiv” dei contrari è che limitare la libera circolazione farebbe cadere tutti gli altri accordi “bilaterali” con l’U.E., ciò che precipiterebbe la Svizzera in una situazione di miseria nera, causa isolamento.
in definitiva, il voto sulla libera circolazione ricorda da vicino quello del 1992 sull’adesione allo Spazio economico europeo. Allora, la maggioranza dei votanti (giustamente, come si sarebbe visto in seguito) non diede retta alle fosche profezie che i fautori dell’adesione spandevano a piene mani. Sarà così anche stavolta? Forse sì, ma a condizione di non dare per scontato quell’automatismo nell”applicazione della “clausola ghigliottina”, che scontato non è!
Franco Celio, Ambrì
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