Scopriamo infatti che chiudere le frontiere ai frontalieri arrecherebbe un gravissimo danno all’economia e, in particolare, metterebbe sotto pressione l’intero sistema sanitario cantonale che, con le frontiere chiuse, si vedrebbe privato di migliaia di addetti.
Per non danneggiare gravemente la nostra economia e per non rimanere senza medici e dottori che ci curino dobbiamo quindi tenere le frontiere aperte al virus. Se la situazione non fosse così seria e persino tragica per coloro che, anche in Svizzera, si sono ammalati o hanno perso la vita, si potrebbe essere tentati di considerarla quasi una barzelletta. La sistematica sostituzione dei lavoratori residenti con i frontalieri non solo, dunque, impoverisce le nostre famiglie e svuota le nostre città di tutti quei giovani che scappano oltre Gottardo per lavorare, ma ora indebolisce anche le difese del Cantone contro un virus che ha persino costretto il Governo Italiano a mettere in quarantena l’intera Lombardia. Molto meglio sarebbe stato per il nostro sistema sanitario se ad essere assunti fossero stati lavoratori residenti, limitando il ricorso ai frontalieri allo stretto necessario!
Ricordiamocelo tutti alle prossime Elezioni Comunali del 5 aprile e il prossimo 17 maggio, quando si voterà l’iniziativa dell’UDC per un’immigrazione moderata. Ricordiamoci che un Cantone con sempre più frontalieri è un Cantone sempre più povero, più anziano e sempre meno libero di prendere le decisioni necessarie per la sua stessa sicurezza e quella dei suoi cittadini.
Il 5 aprile e il 17 maggio 2020 votiamo tutti UDC e riprendiamoci la nostra libertà ed il nostro futuro.
Leonardo Bussi, UDC, candidato al Consiglio Comunale di Lugano
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