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Mi piace questo inizio terrificante del direttore del Corriere, che ha deciso di vestire i panni di un novello Savonarola. Un breve pezzo, ma severissimo, nella sostanza e nelle parole.
Io ero a Palazzo civico, con poca gente. Pontiggia flagella, ma non dice tutto. Non dice, ad esempio, che ieri mattina moltissime famiglie luganesi hanno trattenuto i bambini a casa. Un Neo-bertoliano può ingiungere: tutti gli allievi in classe! ma una madre (probabilmente) dirà “io mio figlio non ce lo mando”.
Sui social si leggono cose tremende: “governo di coglioni, governo di criminali” (e peggio). Io non mi faccio impressionare, e Pontiggia, che è un duro, nemmeno.
Ma non mi sento di buttare la croce addosso al povero Sindaco, che è venuto – con Badaracco e Foletti – a incontrare i giornalisti. Una decisione presa sotto una pressione fortissima, una decisione “anti-eroica”? Ebbene sì.
L’isteria del pubblico, che in parte viene attizzata e in parte si auto-alimenta in un meccanismo di spettacolare “escalation”, ha superato i livelli di guardia. Dev’essere condannata, certamente, ma non è arginabile.
Una condanna non può essere inflitta, invece, a ciò che costituisce legittima e rovente preoccupazione.
PS. A domanda risponde. Nel mio pensiero di domenica scorsa (Mdd) mi ero dichiarato per il No (“bertoliano” dunque).
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