“Franco Ambrosetti con un assolo di tromba della quale è virtuoso maestro ha preso le difese della (sua) terza età e della (mia) quarta età condizionate da decreti che ci considerano ormai rimbambiti e da mettere sotto tutela. Sono generazionalmente solidale con lui ma stiamo attenti: a noi anziani potrebbe capitare di peggio. Forme di civiltà passate hanno conosciuto il senilicidio, vale a dire, in forme diverse, l’uccisione degli anziani.”
TITO TETTAMANTI
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Questo è un frammento del suo articolo odierno nel Corriere, che riproporremo domenica. Vedo Tito Tettamanti come meritevole ed illustre Difensore della nostra poco considerata categoria.
PS. Leggendo, mi sono posto una domanda: quando incomincia la quarta età?
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Era da tempo che non mi sobbarcavo il difficile compito di commentare (toute proportion gardée) i pensieri dell’Avvocato. Ma in codesto periodo di clausura, si può fare. Sì, ho letto l'intero articolo sul CdT di oggi.
Certo girano molte idee soprattutto relative al fatto che - escluso il momento specifico, beninteso - non si è mai stati così bene.
Che le pandemie, le guerre, le carestie hanno sempre accompagnato la travagliata Storia umana. È buona occasione pure per ricordarci che il “nostro” mondo vanta comunque protezioni sociali invidiabili e invidiate: l’AVS, accidenti. Che dopo tutto viviamo nella società del rischio, come ci ricorda Beck. Che l’esistenza stessa è rischiosa ecchédiamine. Che ci potrebbe essere di peggio, dietro l’angolo: perfino il senilicidio sistematico.
Su quest’ultima affermazione mi permetto un dettaglio. Piuttosto dei cosiddetti “governanti in fregola” nutro maggiori timori relativamente al sistema mercantile - che, sappiamo, non ammette attori non più atti alla produzione del profitto - e che, giorno per giorno e da decenni neoliberisti, con venefica dolcezza, simile al ricatto, instilla il fatale verdetto: non ci sono pasti gratuiti. Un perfido soft power malefico fatto per invitare (e che potrebbe anche facilmente trovare) dei pronti “decisori” magari “smaniosi” di eseguire la sentenza.
Sappiamo pure quanto la terza/quarta età sia ammessa, semmai, quando si prende cura dei nipoti, quando fa del volontariato, ma soprattutto quando spende, insomma, quando può manifestare un certo potere d’acquisto: quindi ragazze mature e vegliardi pimpanti tollerati più che altro nel ruolo di arditi consumatori. Lì probabilmente, si cela la loro seppur fragile salvezza, tuttavia …come d'autunno sugli alberi le foglie, direbbe il poeta. . Ma ciò dipenderà dal genere, dalla qualità e dalla quantità di patrimonio acquisito ai bei tempi del loro ricavato trascorso.