Primo piano

Immuni, tra Polemiche per Privacy e Anticontagio.Ma in Australia è già attiva

Registrarsi su un’app per certificare la propria negatività al Covid o, per, in caso contrario, essere evitati dagli altri. Immuni è l’app che fa discutere (e che, si pondera, potrebbe essere disponibile a breve), perché certifica gli spostamenti delle persone e la loro salute, per preservare la loro e quella degli altri. Per uscire dall’emergenza sanitaria è necessario non contagiarsi più tra di noi, ma siccome non è possibile che il mondo del lavoro si fermi ancora per molto, l’app Immuni prevede di schedare tutti i positivi e tutti i negativi al Covid19, cosicché tutti possano sapere chi passa loro vicino.  Ma, così, addio privacy: il governo saprà ogni nostro spostamento e, per salire sui treni o passare i confini anche comunali, sarà necessario mostrare la propria app ai posti di blocchi. Scenari apocalittici o realtà? In Australia, un’app simile sarebbe già attiva. 

immagine pixabay

Si chiama “Immuni” l’app che prevede di tracciare i movimenti delle persone nella “fase 2 di convivenza col Coronavirus”. 

Dal mese di maggio l’applicazione potrebbe essere disponibile per tutti, ma il progetto non è esente da problemi. Ad esempio ci si interroga su a chi toccherà gestire l’immane mole del background di dati privati che arriveranno. La custodia dei dati di privacy dovrà essere affidata a una struttura pubblica, possibilmente seria e in grado di gestire informazioni così delicate.

Si pondera la disponibilità di due ministeri: quello della Difesa e quello dell’Interno per gestire il server.

Per tranquillizzare alcuni “fautori dell’autarchia post litteram” si esclude la possibilità di affidare i dati privati a società straniere statunitensi come Amazon, bensì si considerano soggetti italiani come Sogei. Secondo il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, è fondamentale che l’app sia connessa al sistema sanitario operativo nazionale, per intervenire il prima possibile, in caso di positività.

Resta il problema della privacy: perché dover comunicare i propri spostamenti al governo? Allora si è ipotizzato che potrebbe essere anonima e volontaria, ma così, è stato ribadito, non servirebbe a nulla. Si è allora pensato di archiviare i dati su un braccialetto elettronico che assicurerebbe l’anonimato, ma la strada per la deliberazione è ancora lunga.

Intanto, in Australia, un’app simile è già stata introdotta sui telefonini, riscuotendo un inaspettato successo: oltre un milione di download. Grazie al modello decentralizzato, la privacy sembra essere, per ora, protetta e funziona grazie allo scambio, al momento del contatto tra i dispositivi, di un codice da essi fornito, anonimo e criptato. In caso di contagio l’app avverte l’utente e le autorità sanitarie.

Dopo 21 giorni dal server spariscono i dati, preservando così, da un lato lo spazio di archiviazione, dall’altro la tanto decantata privacy.

È a Sidney che dobbiamo ispirarci?

Relatore

Recent Posts

“La deliberata cecità degli Occidentali” – The Saker presenta un gran libro contro corrente: “Russofobia”

11 agosto 2023 Il libro di Guy Mettan sulla russofobia è uno di quelli “da…

4 ore ago

Santa Sofia profanata: la perla della cristianità divenuta moschea dal 24 luglio 2020

di Liliane Tami Con l’animo rattristato e la penna colma di dolore, scrivo queste righe…

13 ore ago

Maurizio Milano, Il pifferaio di Davos. Il Great Reset del capitalismo: protagonisti, programmi e obiettivi – Recensione

RecensioneMaurizio Milano, Il pifferaio di Davos. Il Great Reset del capitalismo: protagonisti, programmi e obiettivi…

13 ore ago

ROBERTO CARIA: TEOLOGIA DELLA GIUSTIZIA, SOVRANITÀ E SERVIZIO ECCLESIALE

La figura e l’opera del Rev. Prof. Mons. Don Roberto Caria, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di…

13 ore ago

Money and my money

di Tito Tettamanti Con questa felice espressione la signora Thatcher ha caratterizzato l’atteggiamento neiconfronti dei…

24 ore ago

Il lato oscuro degli algoritmi: cosa ci insegna “Weapons of Math Destruction” di Cathy O’Neil

di historicus Viviamo immersi nei dati. Ogni azione online, ogni movimento tracciato da uno smartphone,…

1 giorno ago