Estero

Attacco al parco londinese Reading: la polizia parla di terrorismo

Lo scorso sabato sera un attacco è avvenuto al parco pubblico di Londra Reading. Attorno alle 19 un uomo armato ha accoltellato diverse persone, tre di queste hanno perso la vita. L’attentato è durato pochi minuti e le forze dell’ordine hanno arrestato un giovane di 25 anni di origine libica.

Il nome dell’uomo non è stato reso noto ma la stampa è comunque riuscita a risalire all’identità del terrorista. Si tratta di Khairi Saadallah, 25 anni, arrivato dalla Libia nel 2012 come richiedente d’asilo, si era convertito al cristianesimo tre anni fa e dal 2019 era sotto osservazione dei servizi segreti britannici in quanto al momento del suo arrivo era sospettato di estremismo. Alcune fonti autorevoli hanno riferito a The Guardian che il sospetto era stato in prigione, accusato di possesso d’arma, un coltello che aveva usato per aggredire un collega. Era stato inoltre arrestato un’altra volta lo scorso ottobre. Normalmente le ripetute condanne lo avrebbero reso un candidato per la deportazione nel paese d’origine, ma nel caso della Libia questo non accade quasi mai in quanto si tratta di un paese che viola in modo grave i diritti umani.

L’uomo ha agito di sera, nel parco dove poche ore prima si era svolta la manifestazione Black Lives Matter ma la polizia ha specificato che l’aggressione non ha niente a che fare con l’evento. Un testimone ha raccontato alla BBC come sono andate le cose: “l parco era piuttosto pieno, c’era un sacco di gente che beveva coi propri amici, quando a un certo punto un uomo ha iniziato a gridare cose incomprensibili e cercato di accoltellare un ampio gruppo di persone. Ne ha colpite tre e poi è corso verso di me: mi sono girato e sono scappato. Quando si è reso conto che non poteva raggiungermi ha colpito un altro gruppo di persone sedute. Ha colpito uno di loro sulla nuca e poi ha capito che tutti stavano scappando, e anche lui è corso via dal parco”.

In tutto ha assalito una dozzina di persone ed è stato fermato da un agente che rischiando la propria vita ha bloccato l’assalitore mentre stavano arrivando i rinforzi. Il capo della polizia locale ha riferito oche al loro arrivo si sono ritrovati davanti una “scena orrenda”, Khairi aveva le mani insanguinate: “Non ha fatto resistenza, anche se c’erano quattro o cinque agenti su di lui. La cosa strana è che non diceva una parola, continuava a guardare fisso e a restare in silenzio”. Tre dei feriti sono ricoverati in condizioni critiche.

MK

Recent Posts

12 dicembre 1969: l’attentato, Pinelli, Valpreda, chi fu ?

Milano, 12 dicembre 1969.È un venerdì pomeriggio freddo, umido, e la città brulica del traffico…

2 ore ago

Il volume della sfera e la morte di Archimede

L’insieme di tutti i punti dello spazio aventi da un punto dato (centro) una distanza…

12 ore ago

L’atto eroico della ballerina ebrea Franziska Mann

Nel 1943, nel Ghetto di Varsavia quasi tremila ebrei furono ingannati dai nazisti, che impiegarono…

12 ore ago

HIC ET NUNC – Iperconnessione e salute mentale: una sfida psicologica del nostro tempo

Di Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli, curatore della rubrica Hic et Nunc che si occupa di psicologia,…

18 ore ago

12 dicembre 1969. La strage di piazza Fontana apriva la strada agli Anni di Piombo

Se qualche volta ho detto in giro che udii l'esplosione, beh sappiate che è una…

1 giorno ago

This website uses cookies.