Questi sei passi caratterizzano l’evoluzione del giudizio che una collettività dà di una determinata idea politica. NON si tratta di psicologia individuale bensì di psicologia di massa.
Ciò che all’inizio era “inconcepibile” diventa “estremo” (cioè riservato a pochissimi); poi diviene (volendo) “accettabile”; poi addirittura “sensato”; poi “popolare”, cioè accettato da una maggioranza; e infine diviene legge.
Il passaggio dal primo all’ultimo stato è in generale lento, anche se può subire talvolta una brusca accelerazione. Esso avviene per gradi, e ciò fa sì che la massa non si accorga di nulla.
Una domanda ovvia che si pone è la seguente: chi o che cosa è in grado di provocare questa serie di transizioni da una fase alla successiva? Noi immaginiamo una lobby attiva e determinata, o meglio ancora una forza di persuasione occulta, munita di tutti gli strumenti necessari.
Al lettore lasciamo il compito (molto interessante!) di individuare esempi significativi tratti dalla politica reale.
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Joseph P. Overton, sociologo (1960-2003) è l’inventore della Finestra. Essa è un’immagine allegorica che rappresenta l’insieme delle idee, delle opinioni e delle pratiche che una certa società giudica accettabili.
Attenzione! La finestra di Overton è variabile. Essa può allargarsi (o restringersi) e spostarsi.
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