Chloe Philips è morta a 15 anni per overdose. O, meglio, per una sfida che lei, probabilmente, non sapeva sarebbe finita in overdose: la sciocca sfida della morte, tra giovani e giovanissimi, colpisce ancora: questa volta a morire è stata una quindicenne di Oklahoma City, che ha ingerito il Benadryl, un farmaco antistaminico, perché l’orrida sfida prevedeva che si ingerisse la pillola e ci si riprendesse sotto l’effetto delle allucinazioni provocate da essa.
La ragazza è morta per arresto cardiocircolatorio, un effetto collaterale previsto proprio dal Benadryl. Il sistema cardiocircolatorio si è fermato, per sempre.
A dare il triste annuncio, la zia della ragazza, Janette Sissy Leasyre che su Facebook ha scritto (e poi però cancellato) “bisogna che tutto questo si fermi. Non lasciate che altri ragazzini muoiano, che altre famiglie passino quel che stiamo soffrendo noi”.
Il centro medico della città, l’Oklhaoma Center for Poison and Drug Information ha lanciato l’allarme, per fermare l’ennesima, orrida sfida, che miete tante, troppe vittime, tra le più incoscienti.
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