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Lugano – La breve vita del mercatino si chiude domani alle 19 – “Il municipio dà un segnale forte”

Borradori e Badaracco, oggi in conferenza stampa accompagnati da funzionari e personalità del ramo commerciale, sono categorici: “noi (l’esecutivo) non abbiamo sbagliato!” “Abbiamo fatto, coraggiosamente, la cosa che ci sembrava giusta, e che era anche possibile”. Ma la situazione è mutata. “Con la chiusura il municipio dà un segnale forte!”

Negli scorsi giorni non era difficile fiutare l’aria che tirava. “La vita delle persone viene prima di tutto” aveva dichiarato il Sindaco a un noto portale, implacabile propagandista della chiusura.

Claudio Chiapparino, presente in sala, ha difeso con veemenza il mercatino (innocente) e addossato la colpa principale alle “casette” dispensatrici di drink, che i clienti consumavano in modi indisciplinati e noncuranti, creando assembramento e pericolo.

La nostra personale opinione è che il municipio non abbia potuto resistere all’offensiva martellante e incessante dei “chiusuristi”. I portali, i social (e certi ambienti politici) si sono letteralmente scatenati, e lo scatenamento – come ogni psicologo sa – è “moltiplicativo”. Oggi tutti usano (amandolo) il termine “esponenziale”, anche se non tutti sanno che cosa significhi.

A un certo punto l’esecutivo, soggetto a una pressione esorbitante, ha dovuto alzare bandiera bianca, lanciando però un segnale in favore della vita.

Che dire ancora? Noi ci ostiniamo a credere che sinistra e destra continuino a esistere, che non siano affatto categorie superate. E sintetizziamo, semplificando: la Sinistra vuole chiudere, la Destra vuole aprire.

Resta la delusione e indubbiamente la rabbia dei venditori che debbono chiudere con una settimana d’anticipo e subiranno per forza delle perdite. “Il municipio non riscuoterà l’affitto”. Questo almeno sembra dovuto.

Mancano otto giorni a un triste e angoscioso Natale. Non abbiamo più eventi, non abbiamo più il diritto di mostrare la faccia, ci restano – a camionate – gli isterici improperi dei social. Alla fine, lo ammetterete, non se ne può più.

 

 

Relatore

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