Estero

Sviluppi nella vicenda Navalny: un agente dell’FSB ha confessato l’avvelenamento

La vicenda dell’avvelenamento del giornalista e oppositore russo Aleksei Navalny ha fatto scalpore la scorsa estate. L’uomo era infatti caduto vittima di un attentato mentre si trovava nella città di Tomsk. Si era sentito male in aereo, quando stava per rientrare a Mosca, ed era stato ricoverato in un ospedale in Russia. Lì i medici avevano dichiarato di non aver trovato tracce di avvelenamento ma le condizioni del giornalista erano talmente gravi che sua moglie ha richiesto il permesso di trasportarlo in un ospedale in Germania, dove è stato accolto con prontezza. I medici tedeschi hanno rilevato tracce di Novichok, un agente nervino altamente tossico prodotto dall’esercito russo.

Dai quando sono accaduti i fatti, Angela Merkel e altri leader europei hanno preteso risposte dal governo russo, principale sospettato dell’avvelenamento. Il presidente Vladimir Putin ha sempre negato ogni coinvolgimento e in un recente intervento durante la sua abituale conferenza stampa di fine anno ha dichiarato: “Il paziente della clinica di Berlino ha il sostegno dei servizi americani e così com’è, deve essere monitorato dai servizi segreti. Ma questo non significa che sia stato avvelenato”. Ha poi aggiunto: “Se avessimo voluto, il lavoro sarebbe stato completato”.

Ora però ci sono stati degli importanti sviluppi nella vicenda. Qualche giorno fa, importanti testate internazionali tra cui Bellingcat e CNN, hanno pubblicato una lunga inchiesta che dimostra che agenti dell’FSB (i servizi di sicurezza russi) hanno pedinato Navalny per anni e che il giorno dell’avvelenamento si trovavano nei pressi del suo hotel.

La notizia più clamorosa tuttavia riguarda un’inchiesta di Navalny stesso che, sotto falso nome, avrebbe indotto uno degli agenti a confessare l’avvelenamento. Le telefonate di Navalny agli agenti si sono svolte in presenza dei giornalisti di Bellingcat e quasi tutte sono state un buco nell’acqua in quanto gli agenti si sono rifiutati di parlare. Uno tuttavia, Konstantin Kudryavtsev, è cascato nella trappola e ha parlato a lungo dell’operazione. Convinto che stesso rispondendo alle domande di un collega che stava redigendo un rapporto, Kudryavtsev ha descritto come lui e un altro agente si sono recati nella città di Omsk dove Navalny era ricoverato per ripulire la scena del crimine, e più in particolare i vestiti di Navalny. Ha dichiarato che l’agente tossico era stato messo dentro i boxer di Navalny, sulla parte a stretto contatto con la pelle. Infatti, da quando il giornalista era stato ricoverato all’ospedale si è persa ogni traccia dei suoi vestiti che tuttora risultato scomparsi.

Secondo quanto dichiarato da Kudryavtsev, esperto di armi chimiche, Navalny è vivo unicamente per una questione di tempistiche. Non era infatti previsto che l’aereo atterrasse a Omsk a soli 30 minuti dal decollo né che l’intervento dell’ambulanza fosse così efficace. Sembra che i primi soccorsi abbiano somministrato a Navalny una sorta di antidoto, una sostanza chiamata atropina che, tra le altre cose, serve anche nei casi di avvelenamento da agente nervino.

MK

Recent Posts

“Passannante” un film sull’anarchico che tentò di assassinare re Umberto e fu “sepolto vivo”

Un film del 2011 fu l’occasione per indagare - oltre che su di una drammatica…

14 ore ago

Biella, 21enne demoniaco invita in casa un clochard e lo massacra

Si chiamava Giovanni Santus, per tutti era Gino. Aveva 58 anni, era originario di Cuneo,…

16 ore ago

16 luglio 1945 – Settantotto anni fa “perdemmo la nostra innocenza”

Il volto chiaramente luciferino del dottor Robert Julius Oppenheimer Il 15 luglio 1945 il dottor…

17 ore ago

“La società è guidata da menti vecchie” – Pensiero del giorno, di Roberto Ostinelli

novembre 2020 Il dottor Roberto Ostinelli negli aspri tempi del Covid sta acquisendo progressivamente una…

18 ore ago

Modigliani, tra veri e falsi – di Orio Galli

Di Amedeo Modigliani ricordo ancora la grande mostra a Palazzo Reale a Milano nei primi…

18 ore ago

Corea del Nord. Morir di fame, ma con la bomba atomica… – di Vittorio Volpi

Kim Jong-un, il terzo successivo monarca nella storia del Nord Corea, fa sempre parlare di…

18 ore ago

This website uses cookies.