Estero

Russia: la Duma approva una nuova restrizione ai danni dell’opposizione

La Duma, la camera bassa dell’Assemblea federale della Russia che ha sede a Mosca, ha approvato martedì in prima lettura un disegno di legge che vieta la divulgazione di informazioni sulle attività e sulla vita personale degli agenti appartenenti alle forze dell’ordine. Viene vietata la diffusione dei dati personali dei funzionari di sicurezza, dei membri della magistratura e dei loro parent in quanto, secondo il parere dei deputati promotori, può comportare un impatto negativo sulle attività di un agente di polizia. “Pubblicare fatti, eventi e circostanze della vita privata delle forze dell’ordine e personale militare, influisce negativamente sull’esercizio dei loro poteri, interferisce con l’amministrazione della giustizia, la lotta contro i crimini e altri reati”, si legge in una nota firmata dai deputati promotori, Vasily Piskarev, presidente del Comitato per la sicurezza di Stato, Dmitry Vyatkin e Dmitry Savelyev, che avevano depositato il disegno di legge alla Duma l’8 dicembre scorso.

Le misure di protezione di questi dati vengono applicate non solo in relazione a minacce contro i funzionari di polizia, ma anche “in assenza di una minaccia di invasione della loro vita”. L’eventuale divulgazione delle informazioni, verrà decisa dall’Autorità di sicurezza soltanto nella misura in cui sarà ritenuta consentita, a meno che non siano richiesti da un tribunale seguendo la normale procedura che viene svolta per un procedimento penale.

Attualmente la legge concedeva la possibilità di classificare le informazioni sulla vita privata dei funzionari in caso di pericolo per la loro vita e per la loro salute. Adesso si propone di imporre un divieto alla diffusione di tali informazioni senza che ci sia alcuna minaccia. Alcuni avvocati hanno denunciato una violazione della libertà dei media, garantita dall’art.10 della Convenzione europea, che impedirà ai giornalisti di condurre legalmente indagini su funzionari statali.

Il disegno di legge passa ora alla Camera alta, il Consiglio Federale della Russia, un passo considerato una formalità in quanto verrà approvato senza alcun problema, e diventerà legge con la firma del presidente Putin che grazie ai nuovi recenti emendamenti apportati alla costituzione russa, potrebbe rimanere in carica fino al 2036.

Una restrizione considerevole per le opposizioni che arriva il giorno dopo che il dissidente Alexei Navalny ha dichiarato di aver telefonato con inganno ad un presunto agente della sicurezza portandolo ad ammettere che il Servizio di sicurezza federale (FSB) ha tentato di ucciderlo. Le pubblicazioni di indirizzi, numeri di telefono e altri dati privati sono adesso azioni illegali.

MK

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