Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
La polemica continua. A nostro avviso questa disgraziatissima vicenda un pregio l’ha avuto: quella di mettere in luce l’impraticabilità del sistema.
* * *
ASSOCIAZIONE TICINESE DEI GIORNALISTI
Critiche alla RSI da parte della Commissione Giustizia e diritti del Gran Consiglio ticinese
(com) La nostra Associazione ha preso atto della segnalazione alla Corsi da parte della Commissione Giustizia e diritti sull’operato di un collega nel commentare la nomina da parte del Gran Consiglio ticinese dei membri del Ministero pubblico per il periodo 2021-2030.
Vogliamo precisare che il collega in questione – il giornalista del Quotidiano Francesco Lepori a differenza di quanto scrive la Commissione non è stato “trasformato” in esperto di questioni giudiziarie ma è un esperto di questa materia, sulla quale riferisce da diversi anni e sulla quale ha già pubblicato ben tre libri. Si tratta pertanto di un collega che si muove da tempo in questo ambito e che conosce a fondo questo argomento.
La struttura di quella puntata del Quotidiano – era il 14 dicembre scorso – ha permesso inoltre al telespettatore di poter distinguere chiaramente la parte relativa alla cronaca da quella dedicata al commento, commento che per sua stessa natura non prevede un dibattito o un contradditorio. Si è quindi rispettato il criterio, alla base della nostra professione, che vuole che la notizia sia ben distinta dall’analisi o dal commento. Da questo punto di vista i telespettatori si sono potuti costruire una propria opinione su quanto accaduto.
Lasciamo ai vertici della redazione del Quotidiano e del dipartimento Info RSI il compito di valutare se il commento – sicuramente solido e documentato – abbia fino in fondo rispettato i criteri del servizio pubblico, a cui è tenuta la stessa RSI. Sicuri, nel dire questo, che nella vicenda della nomina dei procuratori la verità non stia da una parte sola. Ricordiamo comunque che la Dichiarazione dei diritti e dei doveri del giornalista prevede anche la libertà di commento e di critica.
Più in generale la nostra Associazione vuole esprimere la propria preoccupazione per la crescente ingerenza del mondo della politica ticinese sull’operato dei giornalisti – e anche dei fotografi – che operano sul nostro territorio. Critiche e dissensi fanno parte delle regole del gioco, ci mancherebbe, ricordiamo però che c’è pur sempre una distinzione dei ruoli e che questa va rispettata. Rispetto che, dalle segnalazioni che riceviamo, rischia sempre più di venir compromesso a scapito della libertà giornalistica, alla base della nostra professione.
ATG
https://www.valeriazuccaro.com/ Ci sono luoghi dove il tempo rallenta, la mente si acquieta e il cuore…
Si sollecita una risposta Premetto che ho sostenuto il Polo sportivo e degli eventi sia…
Il 19 luglio 2025 è una data chiave per la sovranità sanitaria della Svizzera. Entro…
Di Claudio Martinotti Doria Sui conti che non tornano rispetto all’Ucraina ci sarebbe da scrivere…
Per lui si prospettava un futuro di gloria, grazie alle innumerevoli vittorie paterne. Sarebbe dovuto…
La spiaggia di Somerton Park Difficile non trovare affascinante il mistero, vecchio ormai 70 anni,…
This website uses cookies.