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I dodici senatori che non riconoscono Biden Presidente, capeggiati da Pence

Pence appoggia gli undici senatori contro Biden: spetterà proprio a Pence stesso, il 6 gennaio, certificare o no la vittoria di Biden.

In tutto sono dodici, e a loro capo c’è Pence.

Il vicepresidente Usa Mike Pence, era sempre sembrato restio a contestare la controversa vittoria di Joe Biden, ma ora la situazione subisce una svolta: Pence sembra ora capeggiare l’iniziativa di un gruppo di senatori repubblicani che si rifiutano di certificare l’elezione a presidente di Biden, il prossimo 6 gennaio.

Mike Pence ha infatti lodato gli 11 senatori (tutti neoeletti) che vorrebbero ritardare la conferma di Biden facendo sapere di vedere con favore il tentativo dei suddetti di rifiutare accogliere la vittoria di Joe Biden.

Gli 11 senatori dissidenti sono guidati da Ted Cruz e vorrebbero che fossero concessi altri 10 giorni per esaminare le accuse delle presunte frodi. Anche se la maggioranza dei senatori è propensa per assentire, il 6 gennaio, alla certificazione della elezioni di Joe Biden alla presidenza, la mossa degli undici è comunque una dissidenza importante.

Il capo dello staff di Pence, Marc Short, ha sottolineato che il vicepresidente condivide con gli undici la “preoccupazione di milioni di americani per frodi e irregolarità nel voto”. Pence, infatti, considera “benvenuti” gli sforzi dei membri di Camera e Senato per “usare l’autorità concessa loro dalla legge per sollevare obiezioni e portare prove davanti al Congresso e al popolo americano”.

Più precisamente il capo di Gabinetto di Mike Pence, Marc Short ha detto ai microfoni della BBC: che Pence “accoglie con favore gli sforzi dei membri della Camera e del Senato di utilizzare l’autorità di cui dispongono ai sensi della legge per sollevare obiezioni e presentare prove dinanzi al Congresso e al popolo americano e condivide le preoccupazioni di milioni di americani sulle frodi e le irregolarità nel voto”.

È importante rilevare come Pence sarà proprio il presidente del Senato, e spetterà proprio a lui la responsabilità di sovrintendere alla sessione del 6 gennaio, sessione, che, fino a ieri, si pensava che si sarebbe conclusa con la dichiarazione di Biden vincitore, mentre ora, con Pence dichiaratamente non disposto a concedere una vittoria contestata, le falle e i dubbi sulla conclusione della giornata sono molte. Secondo la Bbc, l’iniziativa del gruppo di senatori repubblicani è destinata a fallire perché si prevede che la maggior parte dei senatori appoggerà comunque Biden nel voto del 6 gennaio.

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