Democrazia attiva

Una scuola moderna – di Carlo Regondi

La crescita demografica ed i processi di aggregazione di questi anni hanno profondamente trasformato le nostre città e, di conseguenza, sono mutate anche le esigenze della popolazione.

I temi con cui i cittadini e le famiglie si raffrontano quotidianamente sono molteplici: la sicurezza, la sanità, il lavoro, la scuola, la ricerca di spazi di svago adeguati a tutte le fasce di età.

Oltre ad una crescita numerica abbiamo assistito anche, fortunatamente, ad una evoluzione culturale e sociale che ha visto cambiare il ruolo delle donne, ora integrate ed impegnate nel mondo del lavoro, con grandi risultatati in tutti i campi professionali.

Nel momento in cui scelgono di diventare madri devono quindi trovare una soluzione che garantisca loro la possibilità di conciliare il mondo del lavoro con la vita privata, e sentirsi tutelate nell’accudimento dei figli. Gli orari scolastici non sono sempre compatibili con quelli lavorativi e non tutti hanno la fortuna di avere il preziosissimo aiuto dei nonni!

Alcuni istituti, sia per le scuole comunali sia per quelle di competenza cantonale, al momento presentano dei punti di criticità logistici e strutturali, con edifici che iniziano a sentire il peso degli anni o sono poco adatti a coprire il bisogni di allievi e famiglie.

In taluni casi si denota una mancanza di spazi o sovraffollamento delle strutture, con assegnazione di sedi fuori zona; in altri la mancanza di servizi (es. mensa) obbliga a spostamenti fuori sede scolastica. Anche per questi motivi, oltre che per una proposta didattica con diversi approcci, alcune famiglie scelgono di iscrivere i figli ad una scuola privata parificata, pur non avendo alcun riconoscimento economico dal fatto di non gravare sull’offerta pubblica.

Ancora più urgente della necessità di un ammodernamento strutturale, si sente il bisogno di attualizzare il programma scolastico odierno, garantendo una formazione più vicina al mondo del lavoro ed internazionale (abbiamo la fortuna di essere un Paese multilinguistico, introduciamo le lingue nazionali e l’inglese dalle elementari e basi di informatica dalla prima media) e più attuale (la storia si ferma a poco dopo la II Guerra mondiale).

La politica luganese, forte del suo ruolo di rappresentante della principale città del Ticino, deve farsi da portavoce per promuovere questo cambiamento a livello locale e cantonale.

In un Paese attento alla crescita e formazione dei propri cittadini la scuola deve essere efficiente, adeguata e innovativa. La scuola è un bene fondamentale e imprescindibile ed è per questo che deve essere al centro degli investimenti.

È grazie alla conoscenza che si formano le coscienze, cittadini rispettosi, capaci di essere impegnati professionalmente e quindi finanziariamente indipendenti, individui che possono aspirare a realizzare i loro sogni.

I temi da affrontare sono molteplici e complessi ma decisamente urgenti, non è più il tempo di indugiare.

Sono convinto che (cit. B.Franklin) “un investimento nel campo della conoscenza paga i migliori interessi”. Io sono pronto a questo investimento.

Carlo Regondi

Relatore

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