L’on. Roberto Badaracco, mentre sembra organizzarsi una opposizione al progetto di Polo sportivo presentato dal Municipio – con un MPS costantemente all’attacco che ha preannunciato il referendum – interviene con piglio deciso sul Corriere mettendo a nudo il dilemma (e alludendo a Fulvio Pelli).
“Per questi motivi o si accetta l’accordo o lo si respinge con la conseguenza di bloccare subito la realizzazione delle opere sportive. A parole sono tutti favorevoli, nei fatti lo si è solo se si vota l’accordo con le torri e la parte privata. Nello sciagurato caso ciò non avvenga, dobbiamo essere consapevoli di questo. 1) Il Football Club Lugano perderà la licenza di giocare in Super League e verrà subito relegato nelle categorie inferiori, con la sua morte finanziaria. 2) Ci vorranno altri 20 anni per realizzare uno stadio o un palazzetto dello sport.”
Seguono altri 6 punti, volti a evidenziare le perdite sportive, occupazionali e sociali di un affossamento del progetto.
Il capodicastero Sport conclude così:
“Chi vuole il fallimento del progetto si assuma le sue responsabilità, mettendoci la faccia e rispondendo personalmente verso i cittadini.”
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La situazione è delicata soprattutto in campo PLR perché Fulvio Pelli non solo si è candidato al Consiglio comunale ma ha anche assunto una posizione “minimalista” sul PSE, dicendo in sostanza: arena e palazzetto sì ma minori concessioni ai privati (cioè Credit Suisse e HRS). Che si assumano adeguati “rischi imprenditoriali” e non giochino a fare gli speculatori immobiliari!
Tutto bene? Sì e no, perché alle condizioni di Pelli probabilmente i privati non ci staranno. E, in ogni caso, bisognerebbe rinegoziare il tutto e l’operazione, sull’urgenza della quale tutti giurano, verrebbe assai rallentata.
Nel suo testo (CdT di giovedì) l’on. Badaracco taglia corto e scrive: “solo se si vota l’accordo con le torri e la parte privata”.
Queste schermaglie si intrecciano fatalmente con la competizione elettorale. Allo stato attuale noi vediamo comunque solida la posizione di Badaracco, unico uscente PLR e beneficiario di un logico gradimento leghista.
Resta (a nostro giudizio) un posto da assegnare a palazzo Moraglia, e qui (sempre a nostro giudizio) un favorito netto non c’è. Tendenzialmente vedremmo due candidati papabili.
Ma noi, si sa, non indoviniamo mai.
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