Il Consiglio di Stato, su proposta dell’on. Bertoli, direttore del DECS, ha decretato oggi il licenziamento del docente 40enne della scuola media di Locarno 1, che era entrato nottetempo nella sede con l’influencer milanese Davide Lacerenza e altre cinque persone per celebrare un festino a base di champagne pregiato (Dom Pérignon).
Secondo Manuele Bertoli la “piena collaborazione” dell’insegnante ha permesso al Governo di decidere rapidamente.
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Molti si sono stupiti della straordinaria rapidità del provvedimento, ma non noi. Per il DECS un trascinarsi della vicenda sotto l’occhio eccitato dei media sarebbe stato deleterio. La “piena collaborazione” del docente è venuta a fagiolo.
Subito dopo il misfatto alcuni politici avevano preteso ad altissima voce le punizioni più drastiche (e, ovviamente, il licenziamento). Mentre l’inferocito “popolo dei social” ha superato se stesso abbandonandosi a una vera furia vendicativa. Forse la gente è così, o così la fanno diventare.
Quasi nessuno ha speso una parola per il docente, che ha certamente sbagliato ma non è detto che sia un criminale dell’Isis.
Bertoli può dormire tranquillo. La scuola è salva.
Resta l’influencer (pare che sia un mestiere, chissà se si guadagna bene). Lui ha vissuto la sua “avventura svizzera” e sarà sempre più ammirato. Possiede tutta la documentazione e – sarebbe sciocco non farlo – innalzerà il suo cachet.
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