Ticino

L’UDC cerca una via per sciogliere il nodo gordiano del Macello

Conferenza stampa in streaming dell’UDC Lugano stamani. Dopo gli incidente alla stazione dell’8 marzo e l’ordine di sgombero impartito dal Municipio ai molinari (con un termine di 20 giorni, la scadenza secondo i nostri calcoli sarà al 7 aprile) l’UDC cerca la sua via lanciando una iniziativa comunale denominata “Adèss basta!”. Si dovranno raccogliere almeno 3000 firme entro il 3 luglio. Il comitato d’iniziativa è già in fase di formazione.

L’essenziale lo potete leggere sotto e consiste nell’introduzione di un articolo 97 bis. Si osservi che esso non esclude i cosiddetti molinari, anche se pone delle condizioni (in verità normalissime) che potrebbero risultare a loro “indigeste”.

A breve Ticinolive rivolgerà alcune domande al presidente dell’UDC Lugano Alain Bühler per approfondire il senso dell’iniziativa.

*****

Ecco a voi l’articolo 97 bis.

I. Il Regolamento comunale della Città di Lugano del 14 marzo 1989 è modificato come segue:

Art. 97bis (nuovo)

  1. La Città agevola, concedendo l’uso di spazi, locali e immobili pubblici cittadini, le attività giovanili finalizzate alla partecipazione dei/delle giovani in uno spirito di autodeterminazione.
  2. Le associazioni, i movimenti, gli enti, i comitati, i collettivi e i gruppi interessati devono nominare un rappresentante che, con mandato vincolante, si interfacci e collabori con la Città nel pieno rispetto delle Autorità preposte.
  3. Per l’uso superiore a un anno essi devono obbligatoriamente sottoscrivere una convenzione con la Città dove vengono esplicitati tutti i diritti e i doveri. Il non rispetto di tali condizioni fa decadere la concessione d’uso con conseguente liberazione degli spazi, locali ed immobili cittadini. il Municipio provvederà con ordinanza a statuire le condizioni ed i modi di concessione e di revoca della convenzione.
  4. La Città non concede spazi, locali e immobili pubblici in uso ad associazioni, movimenti, enti, comitati, collettivi e gruppi interessati che:

— non rispettano o invitano a non rispettare l’ordine pubblico e chi è chiamato a garantirlo o;

— propugnano la non esistenza di regole fisse e inderogabili stabilite da un’entità investita di tale compito o;

— non osservano l’ordinamento giuridico comunale, cantonale e federale

Entro sei mesi dall’entrata in vigore dell’art. 97bis il Municipio rescinde l’integralità delle convenzioni, dei contratti, degli accordi che non dovessero essere conformi all’art. 97bis.

II. Se il Consiglio comunale non accetta l’inserimento dell’art. 97bis, ma il Popolo accetta la normativa in votazione popolare, il Municipio trasmette immediatamente per ratifica l’art. 97bis. Esso entra in vigore con la ratifica da parte dell’autorità di vigilanza.

Relatore

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