Il liberale Simone Gianini sfiderà il socialista Mario Branda per il sindacato della Capitale. Lo ha comunicato il partito stamani in conferenza stampa.
Il risultato del 18 aprile attribuisce un lieve vantaggio al sindaco uscente (ma a livello di preferenze “reali” il suo vantaggio è più netto). La popolazione sarà chiamata alle urne il 16 maggio.
Cinque anni or sono il PLR Bersani rinunciò al ballottaggio contro Branda.
Nel 2004 e nel 2008 Brenno Martignoni (dapprima PLR, poi “Noce”) battè due volte Caprara (candidato del partito) al ballottaggio.
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Aggiunta. Il Pensiero del giorno è assegnato al sindaco Branda (cit. dalla Regione)
“Non credo che il ballottaggio pregiudichi automaticamente il lavoro e la collegialità del Municipio. Tuttavia sul piano politico generale non sono neppure escluse a priori ripercussioni di cui oggi è difficile prevedere natura ed entità. Non so dire se questo rischio sia stato adeguatamente considerato, come non so se sia stato adeguatamente tenuto conto del fatto che il ballottaggio, oltre a comportare dei costi, rischierà di rallentare almeno in questa prima fase l’azione dell’esecutivo».
Affermare che il Sindaco dimostri entusiasmo per il ballottaggio è forse eccessivo. Una dichiarazione la sua che potrebbe anche rivelarsi un autogol. Avrebbe fatto meglio a dire, arditamente: Gianini, ce la giochiamo!
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Ho la sensazione che Branda vincerà agevolmente. Ma è solo una sensazione.