Primo piano

Tra Hamas e Netanyahu è la guerra

Israele compie attacchi aerei su Gaza, Hamas, invece, lancia missili. Il premier Netanyahu ha descritto l’ingresso di truppe nella Striscia di Gaza non come “un’invasione” bensì come un’”offensiva”, che è stata lanciata nella notte dalle forze aeree e terrestri dello Stato contro l’enclave palestinese.

I bombardamenti condotti da Israele hanno preso di mira nella notte 150 obiettivi di Hamas nel Nord di Gaza. Il Movimento Islamico ha risposto lanciando duemila razzi da lunedì, contro le città costiere di Ashdod e Ashkelon e nei pressi dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Il bilancio delle vittime sale a 115 morti, tra cui 27 minorenni e 11 donne, nonché a 600 feriti.

Netanyahu risponde così ad Hamas, esaudendo la “promessa” di fargli “pagare un prezzo molto alto”. Ha poi aggiunto: “continueremo a farlo con grande intensità, per tutto il tempo necessario.”

Dal Libano, nel frattempo, sono stati lanciati razzi diretti verso Israele che sono, èerò, finiti in mare.

Continua così la guerra tra Netanyahu e Hamas, il primo bombarda e manda aerei da caccia, il secondo lancia i razzi.  I picchi che ha raggiunto la guerra sono ormai simili al conflitto del 2014. L’escalation è iniziata il 10 maggio con il lancio dei primi razzi da Gaza, generando subito 65 vittime palestinesi (inclusi 16 minorenni e tre donne) e circa 400 feriti. Il giorno prima è morto il primo soldato dell’esercito israeliano, caduto in battaglia, Omer Tabib, 21 anni, ucciso in un attacco palestinese. Nel frattempo, tra le città di Israele, cittadini ebrei e palestinesi sono in un violento conflitto.  

Immagini relative alla guerra del 2014, da Wikicommons, considerata eguale in misura di perdite umane all’odierna guerra

A Lod (presso Tel Aviv), nonostante il coprifuoco, numerosi islamici si sono radunati nella moschea locale, festeggiando la fine del Ramadam e le morti ebraiche: di conseguenza, diversi ebrei hanno lanciato contro di loro dei sassi. All’ingresso della città una volante della polizia ebraica è stata incendiata da palestinesi. A Bat Yam alcuni ebrei hanno devastato negozi di ebrei. Nell’antica San Giovanni d’Acri, luogo della vittoria di Riccardo Cuor di Leone nel 1191 e teatro di massacri di crociati da parte dei guerrieri del sultano Baybars nel 1291, oggi Akko, un giovane ebreo è stato gravemente ferito da alcuni arabi. A Tiberiade proseguono le aggressioni per strada tra ebrei e palestinesi.

A Gaza, palazzi palestinesi sono stati abbattuti dai missili dell’esercito israeliano, mentre prosegue il “botta e risposta” fra razzi e raid aerei. È la guerra, è il terrore, è la devastazione.

Relatore

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