Estero

Il presidente Lukashenko infrange un’altra norma internazionale

Un aereo di linea della Ryanair in volo domenica da Atene a Vilnius, in Lituania, con 171 passeggeri, è stato intercettato da un caccia Mig-29 nello spazio aereo bielorusso poco prima di raggiungere il confine lituano, e costretto ad atterrare all’aeroporto di Minsk. A bordo viaggiava il giornalista 26enne Roman Protasevich, uno dei più influenti critici del regime dittatoriale del presidente bielorusso che stava tornando dalla Grecia da una conferenza a cui partecipava Svetlana Tikhanovskaya, la principale oppositrice politica di Alexander Lukashenko.

Lo stratagemma usato dal presidente Lukashenko per deviare il volo Ryanair, è stato quello di far avvertire i piloti dal controllo del traffico aereo bielorusso di una segnalazione che affermava la presenza di una bomba a bordo dell’aero. Una volta atterrato a Minsk, il dissidente Roman Protasevich è stato prelevato e arrestato da agenti dei servizi di sicurezza, prima che l’aereo potesse riprendere il volo. Protasevich ora rischia 12 anni di con l’accusa di terrorismo.

Attraverso Nexta, un canale sulla popolare app di messaggistica Telegram ma presente anche su Twitter e YouTube grazie ad una piccola redazione di quattro persone a Varsavia, Protasevich ha svolto un ruolo chiave per l’opposizione bielorussa durante le elezioni, continuando a farlo anche dopo attirando un numero crescente di persone per informarle dei disordini che riempivano le strade bielorusse, riuscendo ad aggirare le restrizioni delle notizie imposto dal governo bielorusso. Con la maggior parte della leadership di opposizione fuori dal paese, il canale multimediale ha svolto un ruolo chiave nel coordinamento delle proteste.

Tutti i leader europei hanno reagito con indignazione, accusando la Bielorussia di terrorismo di Stato, e richiedendo un intervento deciso dell’Unione europea e della NATO. I media bielorussi hanno detto che il Mig-29 ha scortato l’aereo in quanto preoccupati per la presenza di una bomba, ma, dopo diverse ore di fermo all’aeroporto, non sono stati trovati esplosivi a bordo. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha detto che i leader dell’UE discuteranno di questo incidente “senza precedenti” oggi in un vertice del Consiglio e che “non rimarrà senza conseguenze”.

In un comunicato stampa rilasciato dalla Ryanair, si afferma che “l’equipaggio era stato informato dal controllo del traffico aereo della Bielorussia di una potenziale minaccia alla sicurezza a bordo e gli era stato ordinato di dirottare verso l’aeroporto più vicino, Minsk”. Ma la traccia dell’aereo sui radar di avvicinamento, suggerisce in realtà che l’aereo era più vicino a Vilnius rispetto a Minsk quando ha virato. Non avendo trovato nulla di sospetto. a bordo, l’aereo è potuto ripartire alle 20.50 ora locale, arrivando a destinazione con più di sette ore di ritardo sull’orario previsto. La dichiarazione di Ryanair non ha fatto nessun riferimento al passeggero Roman Protasevich.

Secondo le normative ICAO, l’organizzazione internazionale dell’aviazione civile delle Nazioni Unite, l’atterraggio forzato è una  violazione della Convenzione di Chicago che stabilisce le regole sullo spazio aereo e sulla sicurezza degli aerei.

Secondo i media americani ed europei, quello che è successo domenica non deve essere visto come un incidente isolato, ma come parte di un modello di dittatori nel mondo che stanno mettendo alla prova l’Occidente con sempre maggiore sfacciataggine. Per questo, Unione europea e Stati Uniti dovrebbero agire insieme senza limitarsi a denunce rituali, ma far pagare un caro prezzo alla pirateria aerea di Lukashenko facendo valere il diritto internazionale prima che sia troppo tardi. Il “rapimento” avvenuto domenica da parte di un piccolo paese con una popolazione di poco meno di 10 milioni di abitanti, costituisce un pericoloso precedente per l’ordine internazionale basato su regole ben precise.

Lo spazio aereo sopra la Bielorussia potrebbe essere riconosciuto come pericoloso e di conseguenza chiuso a tutti i voli internazionali in entrata o in uscita dal paese.

MK

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