Il pensiero del giorno

Al Consiglio federale interessa l’opinione dei cittadini?

di Valentino Benicchio

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Abbiamo notato nell’Mdd – in risposta alla domanda di Lorenzo Quadri – questo testo di Valentino Benicchio, consigliere comunale PLR a Lugano, che ci sembra ben centrato e condivisibile.

Pesante è stato l’effetto della votazione sul CO2 sul Partito liberale radicale: il giorno dopo la presidente “verde” Petra Gössi ha rassegnato le dimissioni.

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Il Consiglio Federale aumenta la tassa sul CO2 malgrado l’esito della votazione!

Lo scorso 13 giugno 2021, l’elettorato svizzero ha respinto con il 51.6% la nuova “Legge sul CO2”. Anche il nostro Cantone ha confermato il trend nazionale, respingendo il referendum con il 55.5% di voti contrari. E’ evidente dunque che la nuova “Legge sul CO2” andava nella direzione sbagliata in quanto completamente sbilanciata e per molti risultata superflua. Con questo risultato il popolo svizzero ha lanciato un messaggio chiaro alle nostre autorità federali; Basta con l’introduzione di nuove tasse e divieti che peserebbero sulle famiglie, sui pendolari e sulle nostre aziende, ma soprattutto basta con una burocrazia esagerata!

Siamo tutti coscienti che la Svizzera, come “paese alpino” è particolarmente esposta ai cambiamenti climatici e di fatto negli ultimi 10 anni non è stata con le mani in mano. Ha ridotto le emissioni di CO2 del 25% mettendo in pratica tra l’altro l’attuale legislazione in vigore; questo trend proseguirà anche nei prossimi anni.

Il Consiglio Federale tuttavia, credo non abbia capito la lezione, ma soprattutto si dimostra incapace di accettare le indicazioni che il popolo svizzero, in maniera democratica e attraverso il proprio voto, gli ha trasmesso. Molti paesi stanno attuando programmi per ridurre le emissioni inquinanti con particolare attenzione alle emissioni di CO2, ma questi paesi, utilizzano un approccio meno statalista e soprattutto non basato sull’introduzione di nuove tasse e divieti. Semplicemente adottano una politica basata sugli incentivi.

Contrariamente il Consiglio Federale, fregandosene altamente di ciò che l’elettorato svizzero pensa, procede a praticare un aumento della tassa del CO2 da Chf. 96.-/Ton a chf 120.00/Ton. nonostante le emissioni siano calate “solo” del 31% anziché del 33 % rispetto al 2020 (obiettivo fissato). A tal proposito, per il Consiglio Federale gli obiettivi non sono stati raggiunti!

Beh, io credo francamente che il Consiglio Federale debba dapprima avere più rispetto del popolo svizzero, accettando l’esito di qualsiasi tipo di votazione, ma soprattutto lo inviterei ad affrontare questa difficile sfida con più coraggio e con più determinazione oltre che con più spirito imprenditoriale, mettendo in pratica una politica basata sugli incentivi da destinare all’innovazione e alla ricerca ambientale.

Relatore

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