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Rise Up for Change fa pressione sulle istituzioni finanziarie che distruggono il clima

Foto ripresa dal sito del movimento

Riceviamo e pubblichiamo. Il testo non impegna il portale.

Con un flash mob teatrale davanti alla sede della Banca Nazionale Svizzera (BNS) sulla piazza federale e una grande manifestazione finale a Berna, le e gli attivisti di Rise Up for Change hanno nuovamente attirato l’attenzione sui flussi finanziari delle istituzioni finanziarie svizzere che distruggono il clima. Circa 1500 persone si sono unite alla manifestazione sulla Münsterplatz. Dopo il clamoroso blocco della sede di Credit Suisse sulla Paradeplatz e dei vicini uffici dell’UBS, così come una settimana di accampamento climatico, le politiche di finanziamento dannose per il clima della Banca Nazionale Svizzera sono state nuovamente al centro del movimento per la giustizia climatica.
La Banca nazionale svizzera è in parte responsabile della crisi climatica
Venerdì mattina, le e gli attivisti di Rise Up for Change hanno realizzato un’azione creativa davanti alla sede della BNS sulla Bundesplatz. Un flash mob teatrale impressionante ha evidenziato la responsabilità della BNS nella distruzione del clima e dell’ambiente e sottolineato la necessità di protesta da parte della società civile. Come mostra un rapporto della BNS sui suoi investimenti attuali, la BNS investe attualmente 5,5 miliardi in compagnie di energia fossile come Duke Energy (350 milioni), Shell (300 milioni), Exxonmobil (900 milioni), Enbridge (299 milioni) o Chevron (775 milioni). Queste imprese non solo alimentano la crisi climatica con le loro attività, ma causano anche gravi danni ambientali o violano massicciamente i diritti umani fondamentali. Secondo i calcoli dell’Ufficio federale dell’ambiente, gli investimenti della BNS provocano un riscaldamento globale di 4-6°C, che avrebbe effetti catastrofici per miliardi di persone. “Con questa politica d’investimento che distrugge il clima, la BNS agisce tutt’altro che nell’interesse generale della popolazione, come sarebbe effettivamente richiesto dalla Costituzione federale”, nota Stephanie Wyss, portavoce dei media di Rise Up for Change. (…)

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“Secondo i calcolo dell’Ufficio federale dell’ambiente gli investimenti della BNS provocano un riscaldamento globale di 4-6°C”. Il potere della BNS è davvero impressionante. Sarebbe però il caso di considerare anche il contributo delle altre banche, per valutare la loro concolpa.

Plausibile o meno (ognuno si faccia la sua idea) il movimento sviluppa una intensa attività.

Relatore

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