Estero

Cina: il social media Sina Weibo vuole frenare l’eccesso dello spettacolo

Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto negli ultimi mesi un maggior controllo del Partito comunista su affari, istruzioni, cultura e religione.

Dopo aver represso l’accesso ai bambini ai giochi online, il governo cinese vuole scoraggiare quello che considera un’attenzione malsana nei confronti delle celebrità.

La piattaforma Sina Weibo, la copia cinese di Twitter più frequentata della Cina, ha sospeso per 60 giorni ben 22 account di fan di gruppi musicali, compreso quello della famosa (in Cina) band di pop sudcoreano BTS, chiamati anche Bangtan Boys, citando una raccolta illegale di fondi.

Le restrizioni in realtà sono dettate dalla politica cinese di limitare la libertà di espressione sui social media per non promuovere culture giudicate indecenti che portano fuori strada i giovani cinesi, come quella dei falsi idoli maschili dall’aspetto effeminato, cercando di rimodellare l’industria dell’intrattenimento del paese ripulendola da comportamenti irrazionali che i fan mostrano nei suoi confronti.

La National Radio and Television Administration, l’agenzia statale alle strette dipendenze del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese, aveva affermato alcuni giorni fa che: “Le istituzioni televisive non devono inviare in onda programmi di sviluppo di celebrità o spettacoli di varietà e reality show, resistendo ad estetiche anormali come uomini ‘femminuccia’, influencer volgari e artisti con bassi valori morali”.

L’account del fan club dei BTS ha oltre 1,1 milione di follower incentrato soprattutto sul cantante sudcoreano Park Ji-min, membro del gruppo musicale. Le foto circolate online la scorsa settimana di un aereo della compagnia di volo sudcoreana Jeju Air personalizzato con le sue immagini per festeggiare il suo prossimo 26esimo compleanno, hanno attirato le critiche per il suo eccesso.

Il gruppo di fan, aveva iniziato a raccogliere fondi per prepararsi alla celebrazione del compleanno di Ji-min, raccogliendo soltanto in un’ora oltre 360 mila dollari. Secondo l’Agenzia statale cinese che regola le trasmissioni radiotelevisive, è un fenomeno che va corretto per la presunta violazione da parte degli artisti della moralità che crea il caos nelle comunità dei fan e un potenziale di andare contro i valori promossi dal Partito comunista in Cina. 

Gli spettacoli talent show ritenuti anti-intellettuali che producono idoli k-pop, sono diventati un grosso fenomeno in Cina negli ultimi anni dopo che i loro produttori hanno introdotto sul mercato cinese formati innovativi da paesi come la Corea del Sud e il Regno Unito. Oltre il 52% del pubblico di programmi come “Youth with You” e “Produce 101”, ai quali gli spettatori maschili prestano grande attenzione grazie alla presentazione di gruppi formati da ragazze, è nato dopo gli anni ’90.  

Il Partito comunista ha un rapporto complicato con questi giovani. Da una parte il partito rappresenta il popolo e vuole una cultura popolare, dall’altra non approva quello che sembra piacere alla gente, considerando volgare gran parte della cultura popolare cinese.

MK

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