“Da oggi la redazione di Ticinonline si arricchisce di una nuova firma. È quella di Lillo Alaimo, giornalista di lunga data e direttore del settimanale “Il Caffé”. Durante la sua carriera Lillo Alaimo ha realizzato una serie di inchieste giornalistiche sul malaffare e gli scandali ticinesi. Nel 2020 la prestigiosa rivista “Schweizer Journalist” – che ogni anno assegna gli Oscar del mestiere – gli ha conferito un premio per la categoria ‘Local Heroes’ per aver perseguito “il giornalismo investigativo in un contesto tutt’altro che facile”. Ed è in questa veste che Lillo Alaimo scriverà su Tio, dove regolarmente firmerà inchieste e approfondimenti su fatti della realtà locale. Si inizia con la bocciatura da parte del Governo dei ricorsi sull’aeroporto di Agno.“
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La notizia odierna riguarda appunto la “telenovela” di Lugano Airport, un pasticcio complicatissimo di cui abbiamo ampiamente parlato. Tra il dicembre 2020 e il gennaio 2021 il municipio di Lugano aveva fatto e disfatto, ed era stato anche accusato dagli “Amici dell’aeroporto” (Owen-Jones) e forse da altri di aver indebitamente favorito la “cordata” dell’imprenditore ticinese Stefano Artioli. A quel punto il municipio ha fatto ripartire la procedura (il concorso) dalla casella di partenza, e qui eravamo rimasti.
Le “cordate” erano sei e alcune di esse, a vario titolo, hanno interposto ricorso al Consiglio di Stato. Oggi diviene di dominio pubblico la notizia che l’Esecutivo cantonale ha respinto tutti i ricorsi. La decisione può essere impugnata.
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