La tragedia aerea di San Donato Milanese: sono otto le vittime

Un aereo monomotore Pilatus PC12 targato YR-PDV di proprietà del miliardario 68enne immobiliarista rumeno Dan Petrescu, si è schiantato improvvisamente mentre volava a un’altitudine di circa 1600 metri colpendo la fiancata di un edificio in ristrutturazione nei pressi della stazione della metropolitana via Marignano a San Donato Milanese.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 13 di ieri, tre minuti dopo il decollo dal vicino aeroporto di Milano Linate. Fortunatamente domenica non vi era nessuno all’interno del cantiere, ma tutti gli otto occupanti dell’aeromobile sono morti. Sette di loro erano rumeni con doppia cittadinanza.

Secondo fonti aeronautiche, pare che Petrescu fosse ai comandi dell’aeromobile. A bordo anche sua moglie 65enne, Regina Dorotea Balzat nata in Romania con cittadinanza francese, e suo figlio 30enne Dan Stefan. Nella tragedia sono rimasti uccisi anche il 32enne Filippo Nascimbene, uomo d’affari di origine italiana, sua moglie Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, e il loro figlio Raphael di appena un anno. Con loro anche la madre 65enne di Claire, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e il 36enne Julien Brossard, un amico canadese di Dan Stefan.

Erano tutti diretti in Sardegna, dove avrebbero dovuto visitare la madre 98enne di Petrescu nella loro villa di famiglia in Gallura. Doveva essere una domenica di festa dopo il battesimo del piccolo Raphael che si è svolto domenica mattina.

Testimoni della zona, hanno raccontato di aver sentito uno strano rumore prima di uno scoppio, e di aver visto in fiamme l’aereo prima dello schianto.

Petrescu, uno degli uomini più ricchi della Romania che aveva anche la cittadinanza tedesca, viveva a Montecarlo ed era a capo di una importante impresa di costruzioni. Possedeva molti immobili che negli anni sono stati venduti o affittati a grandi catene commerciali. Il suo patrimonio è stimato in 3 miliardi di euro. Era socio in affari con Ione Tiriac, noto quest’ultimo come “Brasov Bulldozer”, attuale presidente della Federazione rumena di tennis ed ex giocatore professionista di tennis e di hockey sul ghiaccio che ha iniziato i suoi affari nell’allora Germania dell’Ovest.

Petrescu ha lasciato la Romania durante il regime comunista e vi è tornato dopo il 1989, anno in cui iniziò la partnership con Tiriac. Portarono insieme in Romania la catena di distribuzione “Metro”. Una ventina di immobili commerciali di proprietà sono affittati a Metro, Praktiker e Auchan.

L’aereo, prodotto in Svizzera dalla Pilatus Aircraft Ltd e acquistato nel 2015, è l’aeromobile più versatile al mondo alimentato da un motore turboelica della Pratt & Whitney che può trasportare fino a 9 passeggeri con una velocità media di crociera di 530 km/h. La sua autonomia di volo è di 3 mila chilometri ad una quota massima di 10 mila metri. La proprietà dell’aereo era condivisa tra Petrescu e Vova Cohn, ex azionista della Dinamo Bucarest calcio.

La scatola nera è stata recuperata ed è al vaglio degli inquirenti. Durante il breve volo, a bordo non è stato segnalato nessun allarme, ma è apparsa invece un’anomalia sul controllo radar di Milano prima che l’aereo precipitasse: una deviazione improvvisa dalla rotta autorizzata. In precedenza, il 30 settembre, aveva volato sulla rotta da Bucarest a Milano.

Le telecamere di sorveglianza della zona sono già entrate in possesso della Procura che ha aperto un’indagine.