Ticino

Tu fai il decreto d’abbandono? E io ti espongo una bara in piazza Riforma!

Un messaggio dal collettivo T’aspetto fuori!
Abbiamo aggiunto la locandina dell’evento

“A seguito del prospettato decreto d’abbandono da parte di Andrea Pagani per l’abbattimento dell’Ex Macello, il collettivo T’aspetto fuori invita tutti al funerale della giustizia: sabato 6 novembre alle 17 faremo un corteo funebre portando una bara da Piazza Riforma fino alla Procura, dove la depositeremo affinché i magistrati ci possano mettere dentro la giustizia ticinese, seppellirla, e farla smettere di soffrire”.

Pixabay (Dorothée Quennesson)

*****

Non mancheremo di essere sul posto per immortalare la pagliacciata (forse un po’ forte: diciamo esibizione goliardica) con la nostra fedele Canon.

Naturalmente comprendiamo la cocente delusione del collettivo, che pensava di avere in tasca il biglietto vincente dell’Euromillions. Ma è andata buca.

La colpa fondamentale ed inescusabile di questo Municipio non è di aver abbattuto la palazzina (termine veramente audace) ma di essere a maggioranza relativa leghista (Lega-UDC dopo la tragica morte del Sindaco), e da ben 8 anni, ciò che qualsiasi giudice sensato considererebbe un’aggravante.

Non stiamo parlando degli ultimi mesi, già il vecchio Municipio (per 5/7 uguale al nuovo) era sotto tiro e continuamente provocato.

Noi restiamo ottimisti. Contro il decreto d’abbandono sarà possibile ricorrere, ci staranno pensando. Sul piano scenico avremo come si diceva, la bara in piazza e la mobilitazione (con letteratura e improperi) dei radical-chic. Un valore ludico notevole ma nulla di decisivo.

Il Municipio l’abbiamo visto compatto alla conferenza stampa del Polo (e quest’ultimo mese di campagna non potrà fargli che bene). Le new entries sono state – a nostro giudizio – le migliori possibili.

Last but not least, ci sembra il caso di farlo notare. Tra lo schieramento “giustizialista” e gli avversari giurati del Polo c’è una sovrapposizione quasi perfetta.

Relatore

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  • « Al funerale della giustizia » ? Diciamo piuttosto al funerale della loro illusione che la giustizia fosse obbligata a seguirne i desideri.
    E questa illusione farebbero meglio a « seppellirla, e farla smettere di soffrire »

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