il caso che ha sconvolto la Polonia
Centinaia di migliaia di donne polacche sono scese nelle piazze di Varsavia per protestare contro il caso avvenuto nella piccola città di Pszczyna, ai danni di una giovane parrucchiera di trent’anni Izabela Budzowska, morta in ospedale in seguito a complicazioni della gravidanza che non poteva portare a termine.
La giovane donna, sposata e madre di una figlia di nove anni, portava in grembo un feto gravemente malformato e destinato a morire, ma per via delle leggi contro l’interruzione della gravidanza. non le è stato permesso di interrompere la gestazione, così a causa dell’applicazione di un’errata interpretazione delle leggi del governo sovranista, la donna è morta.
Secondo la legale della famiglia di Izabela, “I medici hanno atteso la morte clinica constatabile del feto, poi hanno atteso ancora, e alla file Izabela è morta di dolori atroci”.
Per ora, le autorità non forniscono una loro versione e non smentiscono le gravissime accuse. Molte persone hanno risposto allo Ogólnopolski Strajk Kobiet (Sciopero nazionale delle donne) e di altre Ong.
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